Marco Gasperetti, Corriere della Sera 19/03/2012, 19 marzo 2012
FIRENZE —
Qualche protesta iniziale. Poi il miracolo, con decine di applausi ad ogni fine aria e un entusiasmo superiore persino alla prima e più blasonata rappresentazione con l’orchestra. E alla fine, in un Comunale strapieno, una standing ovation di quindici minuti.
È stata un trionfo la «replica alternativa» dell’Anna Bolena di Donizetti per pianoforte e cantanti dopo che, uno sciopero indetto dal sindacato Fials, per protestare contro la cancellazione del contratto integrativo e la proclamazione dello stato di crisi annunciati dal sindaco Matteo Renzi, aveva tenuto fuori dal palco l’orchestra del Maggio musicale fiorentino. Su duemila spettatori (teatro al completo) solo in cento hanno chiesto il rimborso del biglietto preventivamente annunciato, in caso di non gradimento, da parte della direzione e l’incasso è stato superiore a 90 mila euro. Gli altri 1.900 hanno accolto con entusiasmo l’entrata del pianista Andrea Severi e del direttore Andriy Yurkevych sul podio e, ancor prima, la Sovrintendente Francesca Colombo. Che prima dell’opera iniziasse ha detto: «Non c’è più tempo da perdere, vogliamo salvare il Maggio alle prese con una situazione drammatica. I teatri devono stare aperti e fare spettacolo per il pubblico, che merita tutto il nostro rispetto e la nostra professionalità. Non dobbiamo dimenticarci che viviamo grazie alla loro attenzione e partecipazione». A fine rappresentazione ha sottolineato: «Il teatro appartiene a tutti: io uno sciopero in questo momento lo rispetto ma non lo comprendo».
La replica del sindacato: «La direzione si appella al nostro senso di responsabilità — dice Marco Salvatori della Fials —, ma in questi due giorni non si è fatto sentire nessuno. Ci dispiace molto per il pubblico, ma non avevamo altra scelta».
Marco Gasperetti