AGNES T. CRANE e NEIL UNMACK, La Stampa 16/3/2012, 16 marzo 2012
Qualche volta il mondo della finanza è basato su ipotesi. Le indagini sulla presunta manipolazione del London interbank offered rate - conosciuto come Libor - hanno messo a nudo un difetto nel tasso d’interesse di riferimento: in linea di massima, le banche lo possono truccare
Qualche volta il mondo della finanza è basato su ipotesi. Le indagini sulla presunta manipolazione del London interbank offered rate - conosciuto come Libor - hanno messo a nudo un difetto nel tasso d’interesse di riferimento: in linea di massima, le banche lo possono truccare. Questo è inquietante, poiché le loro proposte aiutano a stabilire il valore di circa 360 trilioni di dollari di prestiti e strumenti derivati. Un migliore approccio sarebbe quello di basare il Libor sulle transazioni reali. Una verifica della realtà del Libor richiede una riorganizzazione fondamentale. In questo momento, le banche partecipanti quotano ogni giorno il tasso al quale ritengono di poter prendere in prestito denaro da altre banche in una varietà di valute per differenti periodi di tempo. Le proposte sono raccolte da Thomson Reuters che elimina quelle dei quartili più elevati e più bassi e fa la media del resto, divulgando quindi le proposte individuali. La crisi aveva messo in evidenza diversi problemi di questo approccio. Quando il mercato interbancario era rimasto a secco nel 2008, le banche quotavano i tassi anche se c’era poca effettiva attività creditizia in atto. Certe banche potrebbero avere quotato artificialmente tassi bassi per paura di segnalare i loro problemi. Ancora peggio, le autorità di regolamentazione stanno indagando in seguito ad accuse riguardanti operatori che si sarebbero accordati segretamente per manipolare il Libor a loro vantaggio. Il modo migliore per le banche di affrontare questi problemi sarebbe di comunicare una media delle effettive transazioni piuttosto che i tassi teorici. Tuttavia, ciò comporterebbe alcuni svantaggi. In primo luogo, le banche non stanno sempre indebitandosi, supponiamo, in corone svedesi per 8 mesi. Per le singole banche, l’assenza dal processo potrebbe essere vista come un segno di debolezza. E se il mercato si blocca veramente, i tassi potrebbero sparire completamente.