Sara Bennewitz, la Repubblica 16/3/2012, 16 marzo 2012
Intesa, maxi-svalutazioni per pulire i conti 2011 "rosso" di 8 miliardi, ma cedola a 5 centesimi – MILANO - Intesa Sanpaolo finisce il 2011 in rosso ma continua a distribuire la cedola
Intesa, maxi-svalutazioni per pulire i conti 2011 "rosso" di 8 miliardi, ma cedola a 5 centesimi – MILANO - Intesa Sanpaolo finisce il 2011 in rosso ma continua a distribuire la cedola. Il gruppo guidato da Enrico Cucchiani ha operato una maxi pulizia di bilancio svalutando per 10 miliardi quella parte degli avviamenti che permette comunque alla banca di mantenere un solido patrimonio di base (il core tier è al 10,1%), superiore rispetto alle richieste dell´Eba anche dopo il pagamento del dividendo (9,2%). E così se tecnicamente l´anno si chiude con una perdita di 8,19 miliardi, di fatto l´utile netto normalizzato della prima banca italiana è sceso a 1,93 miliardi (-17,1% rispetto ai 2,23 miliardi 2010), di cui oltre un terzo (822 milioni) sarà redistribuito ai soci attraverso il pagamento di una cedola di 5 centesimi (8 centesimi 2010). Quello che Intesa si appresta a distribuire è comunque un dividendo che fa del gruppo uno degli istituiti europei più generosi sia in termini di rendimento (è il 3,4%) sia di pay out (il 42% dei profitti). Tornando ai numeri, il 2011 si è chiuso con un margine d´interesse in aumento dello 0,8% e commissioni nette in calo del 3,3%, tuttavia il risultato della gestione operativa gruppo 2011 è salito del 5,9% a 7,64 miliardi. Salvo le perdite legate ai bond greci e alle svalutazioni di alcuni asset tra cui Telco (che ora è iscritta in bilancio per 140 milioni, ovvero 1,5 euro per ogni Telecom), la fetta maggiore dei 10 miliardi di svalutazioni è legata all´avviamento di Banca Intesa e San Paolo (che era cristallizzato ai tempi della fusione) oltre all´adeguamento del valore di CariFirenze e di Bank of Alexandria. I conti sono stati apprezzati dal mercato, tanto che il titolo ha guadagnato il 4% a 1,55 euro. L´azione di risparmio è invece salita del 9% poichè Cucchiani giudica le rnc «una classe di azioni che non mi piace e che non rappresenta un modo efficiente di allocare il capitale». Tuttavia ogni decisione in merito alle risparmio e al resto, è demandata al nuovo piano d´impresa che sarà presentato quando i mercati si saranno stabilizzati. Se quindi Cucchiani vuol dare la sua impronta alla banca adottando «una gestione molto prudente», per il nuovo ad resta la priorità di «difendere la grande solidità patrimoniale del gruppo e di continuare a remunerare i soci». Anche per il futuro, i 5 centesimi di cedola «sono da considerarsi come la base minima da distribuire». Nei prossimi mesi Intesa punta a creare ulteriori risparmi dei costi mantenendo l´attuale perimetro, senza quindi prevedere acquisizioni o dismissioni. Discorso che vale anche per Banca Fideuram, un asset «che crea molto valore e assorbe poco capitale» e che ha appena nominato alla presidenza Enrico Salza, predecessore di Andrea Beltratti alla presidenza del consiglio di gestione. Il gruppo, forte della liquidità presa a prestito dalla Bce si propone nei prossimi mesi di rifinanziare a costi superiori per la clientela finale ben 140 miliardi di impieghi. Infine a detta dello stesso Cucchiani «il 2012 è partito bene» anche grazie al «ai 270 milioni di utili ante imposte relativi al riacquisto dei bond ibridi».