Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  marzo 22 Giovedì calendario

SE LA TATA È PER PAPÁ PIÚ CHE PER I FIGLI…


Il binomio tate e Vip è un’accoppiata imprescindibile quando per casa iniziano a comparire i tanto desiderati angioletti che, sì ti fanno finire sui giornali, ma poi ti riempiono anche la casa di urla, pianti e fette di pane imburrate spiaccicate sul pavimento. E, a riflettori spenti, non ci possono mica pensare mamma e papà a crescerli (fatta eccezione di casi “clinici” del genere Beckham o Pitt Jolie) ed ecco allora che, quanto meno, se non sostituto, serve un aiuto. E compare la tata. A parte il non proprio comune caso di quella che ha amorevolmente accudito Barack Obama, un donnone che poi si è rivelato essere un bell’omaccione di nome Evie (a giudicare dai risultati, comunque bravissimo a educare il suo "figlioccio"), le tate "tradizionali" sono essenzialmente di due tipi: le mostre e... le rubamariti. Le prime somigliano più alla Befana che a tenere nonnine sempre pronte a elargire sorrisi e sfornare biscotti o, nella versione più giovanile, a una Mary Poppins dalla sessualità indefinibile, proprio come quella degli angeli. Le seconde, invece, la sessualità l’hanno ben chiara e, spesso, anche gli obiettivi che vogliono raggiungere una volta varcata la porta del villone hollywoodiano di turno. Obiettivi che si concentrano più che sulla culla del pargolo, sul lettone a due piazze del padrone di casa, in barba a signora e figli. Gli esempi si sprecano: basti pensare a quella sgallettata di Gigi Goyette, la baby-sitter assunta in casa Schwarzenegger, che ha persino dato alla luce una bimba nata dall’unione col prestante Arnold. Del resto non tutti sono come Ethan Hawke che, beccato sul fatto, la tata se l’è sposata, trasformandola da Cenerentola in principessa. Né, per fortuna. come Jude Law: lui la sua Daisy Wright non se l’è sposata, anzi ha preferito licenziarla, nascondere la polvere sotto al tappeto e fare finta di niente. Cosa che, però, non ha fatto lei, preferendo spifferare i particolari delle loro avventure erotiche trascritte sul diario segreto compilato ogni sera con una dedizione adolescenziale (o con un più adulto fiuto per gli affari...). Infatti, l’arma segreta delle tate rubamariti spesso si rivela essere una imprevedibile capacità ad appuntare non gli orari delle poppate dei pargoli da accudire, bensì quelle... dei loro papà. Non per cattiveria, s’intende, ma per precauzione: se poi queste celebrità ti mandano via senza pagarti i contributi, c’è sempre un best seller pronto da pubblicare con cui rifarsi.

***
BARACK OBAMA. A furia di frugare nel passato di Barack Obama si è scoperto che la baby-sitter che ha cresciuto il presidente degli Stati Uniti è un trans caduto in disgrazia. Così, mentre il piccolo Barack si divertiva a fare la cavallina sulle ginocchia della sua tata misteriosamente iper-irsuta, lei (o meglio lui) si dilettava con rossetti e ombretti. Con tutta questa esperienza in fatto di make up l’ex baby-sitter potrebbe anche tornare utile al presidente, ora alla ricerca di qualche trucco che lo faccia rieleggere!

***
MADONNA. Pericolo scampato per Madonna, che nel lontano 2007 ha dovuto tenere a bada la lingua lunga della sua ex governante. Melissa Dumas una volta licenziata non aveva perso tempo e si era messa a scrivere un libro (mai pubblicato) che raccontava vita, morte e miracoli sulla famiglia della pop star. L’mmagine di Madame Ciccone ne usciva a pezzi, descritta come una vera despota che, tra le altre cose, costringeva tutti quanti al silenzio più assoluto nelle ore in cui lei faceva il suo riposino pomeridiano, obbligando così i figli a non aprire nemmeno l’acqua dei rubinetto, perché troppo rumorosa.

***
DAVID BECKHAM. Alla collezione di amanti di un traditore seriale come David Beckham non poteva mancare la figurina della tata. Così con Abbie Gibson, che poi pensò bene di raccontare tutto al fu News of the world, riuscì finalmente a completare quell’album dei tradimenti che ha riempito con cura e fatica. Il calciatore le provate un po’ tutte, dalla cubista all’assistente personale, fino alla passante incontrata per caso. Con tutti questi flirt non si può dire che il calciatore non sia uno non si concede con facilità.

***
JUDE LAW. La sua scappatella con la tata Daisy Wright ha fatto storia, anche perché lei, poi, ha trascritto sul suo diario segreto tutte le imprese erotiche e selvagge fatte tra le lenzuola di Jude Law. E così, tra un adesivo di Hello Kitty e uno di Minnie, spuntavano i racconti hot che avrebbero fatto impallidire perfino la ragazza dai cento colpi di spazzola Melissa P. Naturalmente non appena Sienna Miller, all’epoca fidanzata in carica, ha reso pubblico il tradimento, la giovane Daisy è stata sostituita con un’altra più anziana e meno carina. Per non cadere più in tentazione.

***
ROBIN WILLIAMS. Dopo mille scappatelle ecco uno che si innamora sul serio sposandosi la tata. È successo a Robin Williams, che, nonostante all’epoca fosse già felicemente accasato, si è infatuato di Marsha Graces, bambinaia del figlio Zachary (una di quelle doc, con tanto di porro enorme sulla guancia), mettendola incinta ancora prima di dire alla moglie che l’avrebbe lasciata. Sembra proprio che Robin, a furia di calarsi nei panni di Mrs. Doubtfire, si sia appassionato all’argomento tate al punto di sposarne una. Peccato che poi abbia divorziato anche da lei.

***
BRAD PITT. Tra i figli adottivi e naturali, la tribù conta ormai ben sei bambini, costringendo Brad Pitt e Angelina Jolie ad arruolare un team di bambinaie in continua crescita. Ma per mille tate che arrivano, ce n’è anche una che se ne va, raccontando a tutti i giornali le scene apocalittiche vissute (e subite) quotidianamente in casa Jolie-Pitt. Scene che, se da un lato imporrebbero l’intervento dei Telefono Azzurro (per salvare le tate!), dall’altro scatenerebbero l’indignazione di Vittorio Sgarbi (causa manate di gelato magicamente apparse sui costosissimi dipinti che tappezzano la casa).

***
MICHAEL JACKSON. Più che la baby-sitter dei suoi due figli, Grace Rwaramba in realtà, nel ranch Neverland, era la bambinaia personale di Michael Jackson, specializzata in compiti ingrati: fargli le lavande gastriche a tutte le ore, leggergli una fiaba (con tanto di imitazione delle voci dei vari personaggi) prima di andare a dormire e rimboccargli le coperte dandogli il bacio della buonanotte. Decisamente troppo, anche per un donnone come Grace che, a dispetto del nome che porta, ha le mani più grandi di quelle di Gianni Morandi.

***
MONICA BELLUCCI. La Monica nazionale viaggia sempre con la tata al seguito, in modo da sbolognarle il più possibile quelle due patate bollenti delle figlie Deva e Léonie ed essere sempre preparata per gli agguati dei paparazzi. Così, mentre la povera baby-sitter arranca con le bimbe aggrappate al collo, lei si concede ai flash nelle sue classiche pose da diva pronta per un nuovo calendario.