Roberto Allegri, Chi, n. 12, 21/03/2012, pp. 108-115, 21 marzo 2012
Il 21 marzo esce il nuovo libro di Al Bano, “Io ci credo – Perché con la fede non mi sono arreso mai” (Piemme)
Il 21 marzo esce il nuovo libro di Al Bano, “Io ci credo – Perché con la fede non mi sono arreso mai” (Piemme). *** «Da bambino, quando andavo in campagna con mia madre, passavo sempre davanti a una piccola cappella con l’immagine della Madonna. Tutti si facevano il segno della croce, ma io mi fermavo e aggiungevo sempre una preghiera. “Fammi fare successo”, sussurravo. “Fammi fare successo e qui sorgerà una chiesa”. Quando, poi, il successo è arrivato, non ho dimenticato la mia promessa. Ho cercato di comprare il terreno dove stava la cappella, ma il proprietario non ha voluto saperne. Allora ho costruito la chiesa nella mia tenuta. Ho scelto di farlo in una grande aia le cui pietre mi ricordavano il pavimento della Porziuncola di san Francesco ad Assisi, che tanto mi aveva colpito. Aiutato da alcuni operai, ho disegnato e costruito personalmente la chiesa ed è stato bellissimo. A ogni pietra che posavo, mi sentivo orgoglioso di aver mantenuto il mio voto. Questa chiesa è il simbolo dell’impegno preso con la Madonna. […] In questa chiesa sono stati battezzati i miei figli più piccoli e qui, purtroppo, ho fatto anche il funerale a mio padre». All’interno, un pavimento di pietra, una grande finestra a forma di croce e le immagini dei santi cui Al Bano è legato. «Questa è la statua di san Giovanni. Stava nella chiesa che frequentavo da bambino. Era in pessimo stato, era stata messa in un angolo della canonica. L’ho fatta restaurare e adesso è parte importante di questo posto, insieme con la campana, la stessa che sentivo allora. I suoi ritocchi mi riportano sempre ai giorni della mia infanzia. È come ascoltare la voce di un vecchio amico». *** «Ho avvertito molte volte la presenza del Male nella mia vita e ho capito che l’unico modo per sconfiggerlo è la preghiera. Quando sento questa presenza, agisco in modo spontaneo e mi “copro” di croci. Prego e faccio il segno della croce e mi accorgo chiaramente che l’insidia si allontana».