Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  marzo 21 Mercoledì calendario

I genitori di Luciana Littizzetto avevano una latteria. *** Cosa farebbe se fosse uomo per un giorno? «Per prima cosa farei pipì in piedi, perché avete questo vantaggio: che vi basta estrarre l’arnese, mentre noi dobbiamo sollevare tutto il sipario

I genitori di Luciana Littizzetto avevano una latteria. *** Cosa farebbe se fosse uomo per un giorno? «Per prima cosa farei pipì in piedi, perché avete questo vantaggio: che vi basta estrarre l’arnese, mentre noi dobbiamo sollevare tutto il sipario. E poi, sempre facendo la pipì, scriverei il mio nome sulla neve». *** Luciana Littizzetto è legata dal 1997 a Davide Graziano, batterista reggae. Quando vanno a fare la spesa, Davide compra sempre lo scolapasta. «Le giuro che ieri siamo andati alla Coop e ha preso il pelapatate. È più forte di lui: abbiamo il cassetto della cucina pieno di utensili, deve essere una forma di perversione, come quella delle donne per le scarpe». *** La coppia ha due figli in affido. «Diffido delle persone sempre felici, ma rimpiango il fatto che, quando ero sola, viaggiavo con il bagaglio a mano e prendevo l’aereo all’ultimo minuto. Adesso, invece, devo imbarcare tutto e i figli sono sempre un pensiero. I miei, poi, li ho avuti in affido, quindi mi sento una doppia responsabilità. All’inizio tutti mi dicevano cosa fare per essere una buona madre, con il risultato che facevi un macello ed ero stressata. Poi ho fatto da me e mi sono rilassata». Ha un figlio maschio e una femmina in età adolescenziale. «L’altro giorno mio figlio ha preso una nota a scuola perché cantava in classe durante l’ora di inglese. “Almeno cantavi in inglese?”, gli ho chiesto. “Sì, mamma”. “Ah, vabbè”. È un ragazzo di 14 anni, che scopre la vita e non vuole regole, come tutti i ragazzi. Mia figlia, invece, è ossessionata dalla profezia dei Maya: tutto quello che succede, da una barca che si ribalta alla luna piena, è un loro segnale. […] Con mio figlio è una bella gara. “Non mi fai ridere”, mi dice. È venuto sul set di È nata una star? e a un amico, al telefono, ha detto: “Sono con mia mamma, che sta girando, diciamo, un film”. Sono rassegnata al fatto che i figli degli attori non siano loro fan».