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 2012  marzo 15 Giovedì calendario

E se mia madre si risposa? - Mia madre è vedova, mio padre è mancato qualche anno fa. Ha 60 anni e da un anno ha un compagno, un signore divorziato di 65 anni

E se mia madre si risposa? - Mia madre è vedova, mio padre è mancato qualche anno fa. Ha 60 anni e da un anno ha un compagno, un signore divorziato di 65 anni. Adesso vorrebbero sposarsi, ma a me la cosa non piace per nulla. Mi sembra che sia positivo che sua madre a 60 anni, dopo un grave lutto, abbia voglia di fare progetti e abbia una persona con cui passare la vecchiaia. Si, ma che bisogno hanno di sposarsi? E poi mi sembra una complicazione dal punto di vista economico: mia madre è benestante, non vorrei che lui ne approfittasse. Forse per sua madre non è concepibile vivere assieme ad un uomo senza essere sposati. Per quanto riguarda i rapporti patrimoniali, potranno scegliere la separazione dei beni. In questo modo ciascuno resterà titolare esclusivo del suo patrimonio: non solo dei beni di cui era già proprietario prima del matrimonio, ma anche di quelli che acquisterà in futuro. Questa possibilità mi tranquillizza, ma cosa dice la legge dal punto di vista successorio? Che cosa succederebbe se mia madre mancasse prima di lui? I coniugi sono eredi reciproci. Se sua madre non farà testamento, il marito avrà diritto, secondo quanto prevede l’art. 581 del codice civile, alla metà del patrimonio se lei è figlia unica. Se invece lei ha fratelli o sorelle, voi figli avrete complessivamente diritto a due terzi del patrimonio e il marito ad un terzo. Ma questo è inammissibile! Il patrimonio di mia madre proviene in gran parte da quanto le ha lasciato mio padre. Sono figlia unica e sarebbe ingiusto che la metà andasse ad un estraneo e magari ai figli di lui. Mia madre potrà fare testamento a mio favore? Sì, fare testamento è molto facile. È sufficiente prendere un foglio di carta e scrivere di proprio pugno (e non a macchina o al computer) le proprie volontà, datarlo e sottoscriverlo. Il problema è che sua madre, se contrae un nuovo matrimonio, non può lasciare a lei l’intero patrimonio. Il coniuge infatti ha diritto a ricevere almeno un terzo, secondo quanto prevede l’art. 542 del codice civile (la cosiddetta «legittima»). Mia madre dice che lui sarebbe pronto a rinunciare ad ogni suo diritto. Potrebbe sin da ora farlo con quelli successori? Purtroppo no. La legge italiana afferma che sono nulli i patti successori e fra questi rientrano gli accordi con cui una persona rinuncia ai diritti che gli spetterebbero a seguito di una futura successione. Ma è una legge ingiusta! Se sono entrambi d’accordo a rinunciare reciprocamente alla possibilità di ereditare dall’altro, perché la loro volontà non deve essere rispettata? Effettivamente il divieto dei patti successori è una norma antica, nata in un contesto sociale molto differente da quello attuale, per ragioni oggi in gran parte superate. In molti Stati il legislatore è intervenuto a disciplinare la materia in modo diverso, più idoneo a rispondere alle esigenze delle nuove famiglie. Il nostro Parlamento invece non ha ancora saputo affrontare la questione. Il diritto successorio italiano lascia quindi molto poco spazio agli accordi con cui le persone legate da vincoli familiari o affettivi programmano il passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra. Questa rigidità talvolta, come nel caso di sua madre, pone problemi e limita la libertà delle persone. E se mia madre mi donasse ora, prima del matrimonio, tutto ciò che ha ricevuto come erede di mio padre? Così si risolverebbe il problema... No. La quota che spetta necessariamente al coniuge si calcola considerando anche le donazioni effettuate in vita. Una donazione fatta a lei da sua madre non diminuirebbe la misura dei diritti successori del marito. Dunque, se decidessero di sposarsi, non ci sarebbe nulla da fare? Sua madre potrebbe comunque fare un testamento e lasciare l’intero patrimonio a sua figlia. Questo testamento, lesivo dei diritti riservati dalla legge al marito, rimarrebbe però efficace fino a che lui non decidesse di impugnarlo. Se sua madre e il suo futuro marito sono d’accordo di rinunciare reciprocamente a qualsiasi pretesa successoria, probabilmente lui non impugnerebbe il testamento. È una questione di fiducia, ma certamente la persona con cui sua madre ha deciso di passare la vecchiaia merita fiducia.