Flavio Pompetti, Il Messaggero 16/03/2012, 16 marzo 2012
MUOIONO TRE CAVALLI, CHIUSA LA SERIE TV SULLE CORSE
Bandiera rossa all’ippodromo di Santa Anita di Los Angeles, il campo di corsa preferito dello scrittore Charles Bukowsky. Nelle scuderie adiacenti alla pista martedì scorso uno stalliere maldestro stava conducendo un cavallo, utilizzato sul set, al suo box, quando il purosangue ha avuto un brusco scarto, si è impennato ed è caduto battendo la testa. Il veterinario accorso sul posto ha visto subito che non c’era nulla da fare e ha ordinato l’eutanasia, eseguita poco dopo da un veterinario.
Vittima differita dell’incidente è stato il film televisivo «Luck», titolo che vuol dire fortuna. Una miniserie sui retroscena delle corse di cavalli che la Hbo ha dovuto chiudere dopo appena un anno di programmazione, proprio mentre le riprese della seconda stagione erano in fase di avvio, nell’ippodromo dove Bukowski era solito smaltire le sbronze e svuotare il portafoglio. La notizia è piombata sul set come un fulmine a ciel sereno, cancellando i contratti che Dustin Hoffman e Nick Nolte avevano assicurato per gli episodi ancora da filmare.
Contente e rassicurate dalle decisione sono invece le associazioni di protezione degli animali che da tempo si battevano contro la casa di produzione perché agli animali fosse risparmiato il rischio delle scene di corsa dal vivo. «Se nelle riprese di un film di guerra morissero delle comparse vittime della battaglia, l’intero ambiente di Hollywood si leverebbe contro la casa di produzione in loro difesa» dice Kathy Guillermo, vicedirettrice della Peta, associazione per il trattamento etico degli animali. «Perché ci si meraviglia se la stessa protezione è chiesta per dei cavalli?».
Sono stati i gruppi animalisti a forzare la decisione dei due produttori della serie David Milch e Michael Mann, i quali erano riusciti per la prima volta a convincere Dustin Hoffman ad apparire sul piccolo schermo. Lo scorso anno durante le riprese della prima stagione altri due incidenti di scena avevano forzato l’eutanasia di altri due cavalli, e il braccio di ferro con la Hbo era ingaggiato da tempo. «Il rischio per gli animali è già molto alto durante una corsa sportiva commentava ieri Karen Rosa della American Humane Association che pure è assistita da personale altamente specializzato. Sul set di Luck le azioni dovevano essere ripetute in continuazione, e i cavalli erano sottoposti a un enorme stress». Il suo gruppo aveva da tempo chiesto che la troupe usasse immagini di repertorio nelle scene di corsa, ma la Hbo se l’era cavata con la promessa di perfezionare le misure di sicurezza. L’incidente di martedì ha colmato la misura. Peta e Aha minacciavano di far scoppiare il caso con la forza d’urto che i loro milioni di membri sanno esprimere, e la casa di produzione ha pensato bene di ordinare una rapida ritirata con la cancellazione dell’intera serie. Le scene di corsa degli ultimi due episodi della stagione saranno mostrate con immagini di repertorio, e poi «Luck» sparirà dai teleschermi.
Resta però qualche sospetto sulle vere ragioni che hanno portato a questa decisione. Le prime due puntate pilota del filmato avevano attratto la cifra non certo impressionante di 1 milione di spettatori, e le successive puntate si erano attestate a quota 686 mila, non certo un numero sufficiente per giustificare le spese di un cast di eccezione come quello messo insieme per «Luck». L’eutanasia dei cavalli potrebbe essere la triste metafora per l’eliminazione dell’intera serie.