VARIE 15/3/2012, 15 marzo 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. LA BENZINA A QUASI DUE EURO AL LITRO
MILANO - Ancora aumenti per la benzina. I prezzi volano verso i due euro al litro. Lo dice Quotidiano Energia, lo twitta anche Staffetta Quotidiana: «Nuovo record benzina a 671 euro per mille litri». Sul territorio i prezzi praticati registrano punte massime di 1,965 euro/litro per la verde e di oltre 1,8 euro/litro per il diesel, mentre le medie nazionali sono a 1,859 e 1,769. «Complice il nuovo scivolone dell’euro nei confronti del dollaro - spiega Quotidiano Energia - hanno toccato ieri i massimi assoluti di 671 e 695 euro per mille litri mettendo a dura prova i margini lordi delle compagnie petrolifere, inferiori alla media dei tre anni precedenti rispettivamente per circa 3 centesimi e per oltre 1 centesimo».
LA RETE - Puntuali, sono arrivati nuovi rincari sulla rete carburanti italiana. Questa mattina, infatti, Eni ha aumentato ancora una volta i prezzi raccomandati di benzina e diesel di 0,5 centesimi facendo salire il bilancio dell’ultimo mese a circa 7 centesimi per il prodotto leggero e a quasi 3 centesimi per quello pesante. Da registrare anche il ritocco all’insù di Esso di 0,5 centesimi per la sola verde, di Shell di 1 centesimo su entrambi i prodotti e di Tamoil e TotalErg di 0,9 e 0,7 centesimi per quanto riguarda la benzina.
REPUBBLICA.IT - ASTA DEI BTP
MILANO - Bene la nuova asta dei titoli di Stato. Il Tesoro ha venduto Btp a tre anni e Btp decennali (2009-2019) per un totale di 6 miliardi di euro, il massimo importo previsto, con rendimenti in calo.
RENDIMENTI - Sul titolo triennale il rendimento è sceso al 2,76% dal 3,41% dell’asta precedente. Sulla scadenza al 2019 il tasso si è attestato al 4,3%. Bene la domanda.
GRILLI - «La riduzione dello spread» tra Btp e Bund tedeschi «è dovuta al ritorno degli investimenti esteri» ha commentato successivamente il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli. Attualmente lo spread Btp-Bund è intorno ai 293 punti.
IL JOURNAL.IT - IL RUOLO DI PECHINO
USA, Europa e Giappone sentono la minaccia cinese e hanno deciso per la prima volta di agire di comune accordo e chiedere sanzioni contro Pechino che, secondo loro starebbe “Falsando il mercato con pratiche commerciali scorrette”. Infatti Pechino, nel suo piccolo, è uno dei responsabili del vertiginoso aumento del prezzo della benzina.
Il medio-oriente non è mai del tutto calmo e trnquillo, ma le recenti agitazioni dell’Iran hanno convinto la Cina a “Fare provviste” di petrolio perché teme che lo scoppio di una guerra in che coinvolga l’Iran chiuda i rubinetti dell’oro nero e così:
“A febbraio Pechino ha acquistato 5,95 milioni di barili di greggio al giorno, con un aumento del 18,5% rispetto all’anno precedente. Se nell’ultimo trimestre del 2011 poi l’aumento delle scorte cinesi era avvenuto con prudenza, nel 2012 è diventato forsennato: Sinopec ha moltiplicato le importazioni da Riad e acquistato centinaia di petroliere in navigazione da Medio Oriente, Russia e Africa con a bordo greggio imbarcato in gennaio e febbraio. Conseguenza della sete cinese, petrolio più caro per tutti”.
La Cina però non gioca solo sul tavolo del petrolio, ma anche della “terre rare”. Sono chiamate Terre Rare 17 metalli differenti che vengono utilizzati per realizzare le batterie di callulari, computer e macchine fotografiche. Destino vuole che il 90% delle “terre rare” adoperate provengono proprio dalla Cina che ha deciso di limitare le esportazioni.
Questa decisione non è innocua per il mercato internazionale che in seguito alla riduzione della quantità di metalli sul mercato ha subito registrato un aumento sensibile dei prezzi dei prodotti tecnologici nei quali sono contenuti i 7 metalli.
Pechino però giustifica la riduzione dell’export dei metalli con la voglia di preservare il territorio che verrebbe danneggiato dall’estrazione. Si tratta quindi di una dura lotta tra potenze ed ex potenze che sono pronte e sfidarsi e che giocheranno la partita sino alla fine.
AGI - QUADRO INTERNAZIONALE
(AGI) - Roma, 15 mar. - Ancora rincari per la benzina che ogni giorno (anche per l’effetto delle quotazioni internazionali e della debolezza euro verso dollaro) mette a segno nuovi record. La punta massima sul territorio in "modalita’ servito" e’ ora a 1,972 euro/litro, riscontrata al Centro (1,81 euro quella del diesel; 0,900 per il Gpl, in entrambi i casi al Sud). Mentre la media nazionale e’ ben oltre 1,860 per la verde e 1,770 per il diesel. Salgono anche le no-logo, specie al Sud e anche sul diesel. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. Anche secondo l’analisi della ’Staffetta Quotidiana’ il prezzo della benzina e’ spinto dall’aumento continuo dei prezzi internazionali del greggio e dei prodotti raffinati. Di conseguenza le medie ponderate nazionali dei prezzi in modalita’ servito salgono per la benzina a 1,864 euro/litro (+0,4 centesimi) e a 1,776 euro/litro per il gasolio (+0,5 centesimi). A spingere i prezzi e’ ancora il forte rialzo delle quotazioni registrato martedi’ sul mercato Mediterraneo (+12 euro per mille litri la benzina a 671, +10 per il gasolio a 695), nonostante il lieve calo registrato mercoledi’. (AGI) Red/Ccc
IL MESSAGGERO.IT
ROMA - Ancora rincari per la benzina che ogni giorno, anche per effetto delle quotazioni internazionali e della debolezza dell’euro nei confronti del dollaro, mette a segno nuovi record, avvicinandosi sempre di più alla soglia dei 2 euro al litro.
La punta massima sul territorio in «modalità servito» è ora a 1,972 euro/litro, riscontrata al Centro (1,81 euro quella del diesel; 0,900 per il Gpl, in entrambi i casi al Sud). Mentre la media nazionale è ben oltre 1,860 per la verde e 1,770 per il diesel. Salgono anche le no-logo, specie al Sud e anche sul diesel. A muovere sui prezzi raccomandati sono stati questa volta Esso, Q8 e TotalErg. La prima è salita di 1 centesimo sulla benzina, la seconda di 1 centesimo sul diesel, l’ultima di 1,5 centesimi sulla benzina e di 1 centesimo sul diesel. È quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale.
I prezzi. In particolare, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall’1,854 euro/litro di Esso all’1,863 di TotalErg (no-logo in aumento a 1,791). Per il diesel si passa dall’1,766 euro/litro di Esso e IP all’1,773 di Q8 (no-logo su a 1,674). Il Gpl, infine, è tra 0,860 euro/litro di Esso e 0,872 di TotalErg (no-logo a 0,822).