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 2012  marzo 14 Mercoledì calendario

La sexy segretaria Pd imbarazza Bersani «Nuda solo per gioco» - Pruriti a sinistra. Per Bersani tremen­de irritazioni

La sexy segretaria Pd imbarazza Bersani «Nuda solo per gioco» - Pruriti a sinistra. Per Bersani tremen­de irritazioni. Il segretario viene da un’altra epoca, quando il movimento era assorto e macerato, quando i costu­mi non erano succinti e quando le com­pagne erano castigate come monache. Qualcosa sta cambiando, sotto i suoi oc­chi increduli. In attesa che qualcuno tor­ni a dire qualcosa di sinistra, continua la spogliazione degli antichi valori. E non solo dei valori. Si spogliano anche le diri­genti locali. L’ultima a sollevare il caso è Oriana Galasso, 43enne coordinatrice del parti­to a Cornate d’Adda, nel Milanese. La po­polazione web ha potuto contemplarla in una serie di foto sexy direttamente nel suo profilo Facebook . Un gioco, sol­tanto un gioco. Su provocazione di un’amica. Questa la spiegazione della coordinatrice in guepierre. Mai più pen­sava, ha aggiunto, di arrecare danno al­la causa del partito. Invece si sbagliava: alle volte, le mi­gliori intenzioni non vengono molto comprese. Stupore e sconcerto, direbbe un comunicato d’epoca, tra i vertici del partito. Un clamore che ha convinto la candida diva a eliminare le foto, ma quando ormai i buoi erano fuori dalla stalla (come dice l’antico proverbio, tira più una foto sexy che un carro di buoi). Il problema è che la questione sesso sta diventando sempre più ingombran­te, tra gli eredi di Nilde Iotti. A quanto pa­re non è solo Silvio ad avere la fissa. Ber­sani ancora non s’è ripreso dalla memo­rabile serata che il suo responsabile giu­­stizia, Andrea Orlando, insieme a una comitiva di persone e personaggi del partito campano, ha vissuto in una di­scoteca di Napoli, proprio nei giorni del­la crisi e dei sacrifici e della sobrietà (quella volta c’era pure l’emergenza maltempo). In mezzo a questa cornice penitenzia­le, il partito democratico aveva la lingua di fuori e gli occhi a palla davanti a ragaz­ze messe giù da gara. La linea del trallal­lero a luci rosse in piena recessione tec­nica: che male c’è, hanno provato a dire i leaderini campani, indignati per tanta indignazione, finendo per indignare an­cora di più Bersani e i moralizzatori del partito serio. L’Espresso e Repubblica hanno chiara­mente denunciato che qualcosa stride­va, che questo genere di reportage una volta era prerogativa del centrodestra scamiciato e godereccio, che non esiste proprio adeguarsi persino sulle donni­ne e sui festini. Niente, è una battaglia persa. Molti funzionari Pd stanno seria­mente candidandosi a riempire il vuoto lasciato da Emilio Fede e Lele Mora. È prossimo il giorno in cui Pd starà per Porcello democratico. I segnali sono si­nistri. È un continuo. Come dimentica­re che soltanto pochi mesi fa, nel Pisa­no, una giovane segretaria del partito dovette dimettersi travolta una uno scandalo hard: laureata in lettere, ap­passionata riformista, aveva espresso il meglio di sé in un film porno, molto ap­prezzato in zona. Stanno saltando le marcature, questa la novità. Bersani non riesce più a mante­nere il controllo dei costumi. Mentre il Paese veste il loden, il Pd si spoglia. For­se non è ancora pronto a vincere le ele­zioni, ma al momento è prontissimo per stravincere le erezioni, superando il bunga bunga a sinistra.