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 2012  marzo 13 Martedì calendario

La Fiom perde l’ala moderata: Durante torna nella Cgil - La Fiom perde l’ala moderata, o meglio il suo leader indiscusso

La Fiom perde l’ala moderata: Durante torna nella Cgil - La Fiom perde l’ala moderata, o meglio il suo leader indiscusso. Fausto Durante, numero uno della battagliera minoranza che in questi anni ha rappresentato le posi­zioni della segreteria Cgil - con Epifani pri­ma e con la Camusso poi - in contrasto con il numero uno delle tute blu, Maurizio Lan­dini, torna nella confederazione, per sosti­tuire Nicola Nicolosi alla guida del segreta­riato Europa. Incarico considerato prestigioso da Su­sanna Camusso, che intende così promuo­vere Durante, dopo la difficile stagione tra­scorsa all’opposizione in Fiom, tenendo sempre alta la bandiera delle posizioni con­federali. Come il sì alla Tav, ribadito dal se­gretario generale della Cgil poche ore pri­ma della manifestazione Fiom di venerdì scorso, che ha visto invece sul palco di piaz­za-San Giovanni il rappresentante della pro­testa valsusina, Sandro Plano: applauditis­simo dai manifestanti, in contrasto con i fi­schi al segretario generale della Cgil, Vin­cenzo Scudiere. Ancora una volta, quindi, le tute blu hanno preso una posizione dia­metralmente opposta alla linea «ufficiale» del principale sindacato italiano: una scel­ta che Durante ha criticato duramente. «Co­sa c’entrano i No Tav con i metalmeccani­ci? È chiaro che non sono favorevole a que­sta decisione unilaterale della maggioran­za della Fiom. Un errore strategico e tattico, anzi una scelta autolesionista, che ci ha fat­to perdere il sostegno della maggioranza del Pd» ha detto in un’intervista al Riformi­sta , ripresa dal sito della Cgil. Proprio la manifestazione del 9 marzo avrebbe stoppato un possibile riavvicina­mento tra Landini e Camusso, che avrebbe messo in minoranza all’interno delle tute blu il leader della sinistra estrema, Giorgio Cremaschi: troppo morbide, per lui, le posi­zioni del segretario Fiom e della leader Cgil sulla vertenza Fiat e sul confronto con il go­verno per la riforma del mercato del lavoro. Ma se, fino alla settimana scorsa, i tempi sembravano addirittura maturi per un ritor­no in segreteria di un esponente dei mode­­rati, dopo piazza San Giovanni la rotta è cambiata. E ora la voce guida del controcan­to all’interno della Fiom si eserciterà su al­tre note. L’Europa è certamente congenia­le a Durante, che addirittura al Riformista auspicava un sindacato europeo delle indu­strie. «Dovrebbe avere il potere di contratta­re direttamente con i livelli direzionali del­le multinazionali: e i sindacati nazionali per meglio difendere i lavoratori dovrebbe­ro essere pronti a cedere una quota della lo­ro sovranità nazionale ai sindacati euro­pei ».