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 2012  marzo 14 Mercoledì calendario

IN GERMANIA IL TU È UN’ECCEZIONE


Berlino – Nei telefilm made in Germany, i poliziotti in auto, prima di buttarsi all’inseguimento, si mettono la cintura, e danno del Sie, del lei, ai sospetti. «Sie sind der Mörder, Herr Müller», lei è l’assassino, signor Müller. Un tocco di gentilezza teutonica.

Nei talk show, tutti i partecipanti si danno del lei, anche se si conoscono da decenni, magari con brutalità: «Lei non ha mai capito nulla, Signora Cancelliera». Perfino nella pubblicità, mi danno del lei: «La prego, provi il nostro prodotto, e ne sarà soddisfatto».

I giornalisti italiani si danno subito del tu, anche se non si conoscono. È il segno di una casta chiusa. O lo era. Oggi entri in un negozio, a Roma o a Milano, e la commessa ti accoglie: «Che cerchi?». Può anche suonare simpatico. Peggio, se ti apostrofano con il tu in ospedale. Un’infida intimità. In Germania, no. Il «Du», il tu, non si addice ai tedeschi. Almeno fino a ieri. Quando per la prima volta arrivai da corrispondente ad Amburgo, mi stupii perché i colleghi tedeschi continuavano a darsi del lei, anche se lavoravano fianco a fianco da vent’anni. Tra giornalisti ci si apostrofa con un «Herr Kollege», e con le donne diventa ancor più cerimonioso: «Gnädige Frau Kollegin», che sembra facile tradurre in signor collega, o gentile signora collega. In italiano ha tutto un altro suono e significato. In quei tempi, a ridosso del ’68, il «Du» era riservato ai Genosse, ai compagni, agli studenti alla Rudi Dutschke (sociologo e attivista marxista, ndr). Non era un segno di amicizia o di familiarità, suonava come un grido di battaglia. Per la verità, non mi sorpresi poi tanto, dopo gli anni trascorsi a Torino. Anche lì non si familiarizzava dopo l’orario di lavoro. Ma il Piemonte è sempre stato diverso dal resto d’Italia.

In ufficio, a Berlino o a Monaco di Baviera, si continua a usare il lei, con l’eccezione dei giorni di Carnevale, quando ci si ubriaca insieme, capi e fattorini. Con la quaresima, si finge di dimenticare fino alla prossima sbornia. Ci si da del tu, mi dicono, sul campo di golf, ma dopo le 18 buche si torna al lei. E si abolisce il «Sie» nei Kurhotel, gli alberghi dove ci si sottopone a diete crudeli. Si dimagrisce dandosi del tu, tra compagni di tortura. Io ho fatto una crociera sul Baltico a bordo di una goletta del 1907, grande quanto il «Bounty», con amici tedeschi, e ci siamo sempre dati del lei tirando su le vele. Appena nel 2006, il cantante Dieter Bohlen fu denunciato per aver dato del tu a un poliziotto che intendeva multarlo. Come se fosse un insulto a un pubblico ufficiale. Il giudice l’assolse, ma la sentenza fece sensazione. Ora i tedeschi stanno cambiando. Alla Teambank di Norimberga, i 1.250 impiegati hanno deciso di darsi del tu, e di chiamarsi con il nome, riportato sulle targhette esposte sul petto. All’Ikea si danno del tu, perché la società è svedese, e nella loro lingua non esiste il lei. Lo danno anche a te nella pubblicità. Che ti serve? Mi servirebbe capire le vostre dannate istruzioni di montaggio. La campagna per il «Du», da scrivere minuscolo secondo le nuove norme di scrittura, contro il «Sie» continua con successo dilagante. «La società sta diventando più democratica», spiega Martin Hartung, studioso del linguaggio all’Istituto per la lingua tedesca di Mannheim, «e inoltre l’adolescenza si allunga, fin quasi ai trent’anni. I giovani si danno del tu». Ma, avverte il professor Hartung, se in un’impresa si abolisce il lei, non significa che si è abolita la gerarchia. Ci sono varianti tra un estremo e l’altro: il «Sie» seguito dal nome di battesimo o il «Du» con il cognome. Merito o colpa anche dei telefilm americani: se si doppiano con il lei al posto di «you», le frasi in tedesco si allungano, e si perde la sincronizzazione. E anche a causa nostra: i tedeschi hanno cominciato a copiare il «ciao», usato a sproposito come il cappuccino, anche quando si incontrano. Dopo un «ciao», si finisce con l’usare il «du».

Non so dare un giudizio. Per uno straniero usare il «du» complica la declinazione dei verbi. Con il «Sie» sono tutti infiniti. Ma una Germania in cui ci si dà del tu suona un poco più mediterranea. Quando alla tv sentirò un Herr Kollege rivolgersi alla Cancelliera con «Come va, Angela?», la conquista della Prussia sarà cosa fatta.