Alessandra Farkas, Corriere della Sera 14/03/2012, 14 marzo 2012
LA RAGAZZA CHE BATTE GLI U2: TAYLOR SWIFT E’ LA PIU’ RICCA — È
la cantante che secondo Billboard ha guadagnato di più nel 2011, con 35,7 milioni di dollari (oltre 27 milioni di euro) solo l’anno scorso, tra tour e vendite di dischi. Taylor Swift, la 22enne reginetta country vincitrice di ben sei Grammy Awards ha battuto i leggendari U2 (secondi), Lady Gaga (quarta) e la nuova star britannica Adele, (al 10° posto).
È l’incoronazione di un’artista che il New York Times ha definito «una delle più squisite cantautrici del pop, più in contatto con il proprio "Io" interiore rispetto alla maggior parte degli adulti». E se in Europa è ancora poco conosciuta, in America ha venduto oltre 20 milioni di album e 42 milioni di singoli: un record superato solo da Michael Jackson.
Oltre ad aver vinto ogni premio immaginabile — dal Mtv Video Music Awards al Country Music Awards — ed essere stata inserita al settimo posto nella lista delle celebrità più potenti del pianeta compilata da Forbes, la Taylor è immortalata nel Guinness dei Primati per «la più veloce vendita digitale» con Speak Now, (il suo terzo album in studio, uscito il 25 ottobre 2010) e «il maggior numero di canzoni in classifica simultaneamente di un’artista femminile».
Non male per un’ex timidissima che ha fatto fortuna imponendosi come la brava ragazza «tutta acqua e sapone» della porta accanto. Nata a Wyomissing, in Pennsylvania e cresciuta col fratello minore Austin in una fattoria di abeti natalizi, a 12 anni Taylor impara a suonare la chitarra da un tecnico ingaggiato per aggiustare il computer dei suoi genitori. Scrive allora la sua prima canzone, «Lucky You» ispirata alla nonna materna Marjorie Finlay, cantante d’opera e sua musa insieme a Patsy Cline, Dolly Parton, Shania Twain e le Dixie Chicks.
I tabloid si sono occupati di lei solo all’indomani del Mtv Video Music Award, quando il rapper Kanye West salì sul palco e le strappò il microfono di mano, durante il suo discorso di ringraziamento, dicendo che «il video di Beyoncé meritava di vincere al posto suo». Perfino il presidente Obama intervenne in sua difesa.
Il segreto del suo successo? «L’aver saputo dare voce a pene, insicurezze e dolori di milioni di teenager americane bianche», rispondono in coro i critici musicali secondo i quali le sue storie di liceali vulnerabili ed emarginate, perennemente scaricate dal boyfriend di turno ed escluse dal gruppo dei compagni cool hanno fatto centro in un Paese dove la crisi dei teenager è sfociata nell’ondata di violenza nelle scuole. Chi cerca una traccia di sana ribellione giovanile la trova nella sua musica: un misto di pop commerciale e country, con testi autobiografici dai toni aspri e diretti. «Se ascolti i miei album, è come se leggessi il mio diario», ammette. «Sono brava e buona con tutti», incalza, «ma se ti comporti male con me, prima o poi ci scrivo sopra una canzone che non ti piacerà». Ne sa qualcosa Joe dei Jonas Brothers che dopo aver osato mollarla con un semplice sms per mettersi con l’attrice Camilla Belle è stato «punito» in «Forever & Always», «Last Kiss» e «Better than revenge».
La sua sfortuna in amore è peraltro leggendaria: le sue relazioni col musicista John Mayer e con gli attori Jake Gyllenhaal, John Lautner e Eddie Redmayne sono naufragate dopo poco e, a dar retta ai tabloid, «è sempre lei a essere lasciata». «Ultimamente sono arrivata alla conclusione che, in fatto d’amore non ho alcuna idea di come comportarmi», ammette Taylor sul suo sito ufficiale taylorswift.com dove, oltre a una breve biografia («sono Sagittario, adoro Nashville, il mio numero fortunato è il 13, ho una collezione di nastrini e fermacapelli e finalmente una cucina tutta mia») confessa la paura di crescere.
«Sono la vittima del diventare grande», teorizza, «qualcosa che, prima o poi, succede a tutti noi. È un fenomeno che va avanti da un po’ di tempo», ironizza, «senza che me ne sia resa conto».
Ma le giovani e giovanissime che vanno pazze per la Taylor Swift-bambola con le sue sembianze, indossano la sua linea di moda e comprano la sua fragranza non debbono preoccuparsi. «Amo ancora spruzzare i profumi che usavo al liceo e mi ricordano di quei tempi», assicura la star nel suo sito, «e amo tutto ciò che mi fa sentire come se avessi sette anni, quando l’ingenuità era la norma e lo scetticismo una lingua straniera. E spesso ho ancora bisogno della mamma».
Alessandra Farkas