Alessandra Farkas, Corriere della Sera 13/03/2012, 13 marzo 2012
PETE, IL GURU DEI SOCIAL MEDIA. CNN VUOLE IL SUO BLOG — I
suoi genitori hanno scoperto l’esistenza dell’ambiziosa avventura online che da oltre un anno gestiva dalla sua camera da letto, quando un reporter del Daily Mail bussò alla porta della loro abitazione nel villaggio rurale di Banchory, alla periferia di Aberdeen, in Scozia, per intervistarlo.
Sei anni più tardi il 26enne Pete Cashmore si appresta a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo.
«La Cnn è pronta a sborsare 200 milioni di dollari per acquistare Mashable», rivelano i media americani secondo i quali il sito di social news fondato nel luglio 2005 dall’ex aspirante modello scozzese oggi avrebbe un valore equiparabile all’Huffington Post, che l’anno scorso fu acquisito dal colosso Aol per 315 milioni di dollari.
Ma mentre Arianna Huffington intascò «solo» 18 milioni di dollari da quella transazione, (il resto finì nelle tasche dei suoi tanti investitori esterni), in qualità di unico proprietario di Mashable, Cashmore si prepara ad essere il solo beneficiario di una joint-venture che conferma la sempre più stretta alleanza tra vecchi e nuovi media.
La Cnn, una divisione del colosso Time Warner, è ansiosa di mettere mano su un sito che oggi conta 20 milioni di visitatori unici al mese ed è considerato una delle più influenti fonti di «digital journalism», come testimonia l’inclusione di Cashmore in tutte le hit parade digitali: tra i «25 Migliori Blog» di Time Magazine, le «Top 25 Web Celeb» di Forbes, e i «30 Under 30» della rivista Inc.
Come Bill Gates, Richard Branson e Mark Zuckerberg prima di lui, anche Cashmore ha abbandonato gli studi universitari ben prima della laurea. «Da piccolo ero sempre sul malaticcio», afferma in un’intervista al magazine Enterpreneur, dove spiega come «Internet diventò il mio compagno inseparabile dopo un’operazione che a 13 anni mi costrinse a entrare e uscire dall’ospedale».
Dopo la maturità, conseguita con un ritardo di due anni a causa delle continue assenze, s’iscrive all’università che però lascia quasi subito per fondare Mashable. «Avevo diciannove anni quando creai il blog», incalza. «Internet mi attraeva perché potevo navigare restando a letto».
Il fatto di trovarsi a migliaia di chilometri di distanza dalla Silicon Valley si è rivelato estremamente vantaggioso: «La mia prospettiva da outsider è il segreto del mio successo», assicura.
Mentre gli intellettuali americani over 50 come Jonathan Franzen non perdono occasione per attaccare Facebook e Twitter («conformisti, dispersivi e perniciosi»), per il «geek più sexy del pianeta», come l’ha ribattezzato il Guardian, «se non è su Internet non m’interessa». «Non possiedo una tv e non guardo film», tiene a precisare Cashmore, «come il resto dei giovani della mia generazione ho un’ansia di partecipazione che solo Internet può soddisfare».
Una filosofia, questa, condivisa dalla fidanzata Lisa Bettany, 31enne fotografa ed ex campionessa di pattinaggio artistico canadese che ha fatto fortuna inventando Camera+, una delle dieci app più fortunate al mondo, con cui condivide le case di New York e San Francisco. «Pete ed io abbiamo gli stessi interessi e stili di vita e siamo entrambi stacanovisti», dichiara Bettany, cresciuta a Victoria da genitori inglesi. «Lui è molto timido e non è romantico», rivela, «ma in fondo neanche io lo sono: siamo entrambi molto pragmatici».
Se dovesse scegliere tre persone da invitare a cena, il suo Pete non avrebbe dubbi: «Richard Branson, Albert Einstein e Bono degli U2». E se il suo sito di news preferito è l’improbabile Trendwatching.com («almeno una volta al mese ha dritte insuperabili»), se potesse rinascere forse sceglierebbe un’altra cittadinanza. «I miei genitori mi hanno insegnato a non correre mai rischi», spiega, «il terrore delle incognite è un’ossessione molto britannica, contro la quale mi batto da quando sono nato».
Alessandra Farkas