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 2012  marzo 12 Lunedì calendario

SE UN PRESIDENTE VA IN CONVENTO


A volte cadere vittima di scandali riavvicina alla fede.
L’ex presidente federale tedesco Christian Wulff - il giovane voluto dalla Merkel e costretto a dimettersi dalle rivelazioni dei media d’ogni colore su suoi abusi di potere che visti da altri paesi appaiono roba da nulla - è ora in un convento. Presso i buoni pastori del Chiostro del Cuore di Gesù a Neustadt, riceve cure e conforto spirituale. Non sono bastati i check-up medici. Lo scandalo, fa capire Bild che più di tutti gli aveva sparato contro in nome dell’etica, lo ha provato se non spezzato. Padre August Huelsmann è uno dei suoi terapeuti: gli spiega la Bibba, parla con lui in lunghe passeggiate. Difficile giudicare, facile condannare. Wulff non è il primo e non sarà l’ultimo cattolico praticante ad aver peccato nell’esercizio di alte funzioni pubbliche. L’aiuto della Chiesa è doveroso. Non diamo calci a chi è già terra, ha detto il ministro degli Esteri liberale Guido Westerwelle. Ha ragione: l’etica della democrazia ha imposto a Wulff di farsi da parte, questo basta. Per inciso: ricordate? Il prossimo presidente, l’ex eroe del dissenso dell’est Joachim Gauck, è un ex pastore.

Andrea Tarquini