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 2012  marzo 12 Lunedì calendario

Costa, perdite per cento milioni di dollari bilancio in profondo rosso dopo il disastro – Dal naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio, lo avevano visto una sola volta, allo stadio, per seguire i suoi Miami Heat, la squadra Nba di basket di cui, oltre che tifoso, è proprietario

Costa, perdite per cento milioni di dollari bilancio in profondo rosso dopo il disastro – Dal naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio, lo avevano visto una sola volta, allo stadio, per seguire i suoi Miami Heat, la squadra Nba di basket di cui, oltre che tifoso, è proprietario. E per la sua prima uscita ufficiale, Micky Arison, presidente e proprietario del gruppo Carnival, leader mondiale delle crociere a cui fa capo anche la Costa, ha scelto il giornale della sua città, il "Miami Herald". Un’intervista che segue la presentazione agli analisti finanziari dei conti in "rosso cupo" del primo trimestre e che serve a mister Arison per ribadire la sua «piena fiducia al presidente di Costa Pierluigi Foschi e al suo team» e per giustificare la sua distanza dalla scena mediatica con un secco «Non ritenevo necessario, in un momento così doloroso, andare sotto i riflettori». Dalla tragedia della Concordia, comunque, si deve partire, perché proprio a questa è imputabile la picchiata dei conti: 139 milioni di dollari di perdita nel primo trimestre, contro i 152 di utile dello stesso periodo del 2011. E stime completamente da rivedere per tutto il 2012. A pagare il conto più salato è ovviamente la compagnia genovese, che potrebbe chiudere l’esercizio con una perdita di cento milioni di dollari, ma che secondo Arison saprà comunque ripartire. «Foschi e il suo team hanno fatto di Costa uno dei marchi leader sulla scena mondiale e meritano la nostra fiducia». Per Arison, quello della Concordia è stato un incidente, tragico e drammatico, che ferisce nel profondo il gruppo, ma non mette in discussione «il livello di sicurezza della nostra flotta, che può contare su più di cento navi». Avanti così, insomma, sperando che nel medio periodo la situazione si possa normalizzare. Subito dopo la tragedia, la flessione nelle prenotazioni di Costa era stata attorno all’80 per cento, nelle ultime settimane era arrivata al 40-50. Ci sarà insomma da soffrire, e parecchio, ma i piani di sviluppo continuano così come erano stati previsti. Appena partita la NeoRomantica, Costa avrà nei prossimi mesi la Fascinosa. Per la Concordia, invece, è stata dichiarata la "perdita totale" (che farà scattare la copertura assicurativa di 390 milioni di euro). E anche per l’Allegra, alla deriva nell’Oceano Indiano dopo l’incendio in sala macchine prima di essere rimorchiata alle Seychelles da un peschereccio francese, l’esperienza nella flotta Costa sembra giunta al termine. «Non tornerà più in esercizio» conferma Arison. Sarà venduta, oppure demolita, ma non avrà più niente a che fare con Costa. Massimo Minella