Andrea Kerbaker, Domenica-Il Sole 24 Ore 11/3/2012, 11 marzo 2012
IL DECALOGO DEL BUON BIBLIOFILO - 1
Non lasciate perdere neppure un posto.
A volte, libri buoni e anche ottimi si celano nei luoghi più impensati: cantine, parrocchie, robivecchi, mercatini
di frutta e verdura...
2. Guardate sempre i reparti delle
offerte speciali.
Come non fanno i bibliofili con
la puzza sotto al naso, che non li considerano adeguati al loro rango. Sbagliano: a ben frugare,
salta sempre fuori qualcosa.
3. Munitevi di santa pazienza.
Per arrivare al libro davvero
importante, occorre sfogliarne decine
di brutti, inutili e polverosi,
con discreti danni alle narici e,
nei casi più perniciosi, alla pelle
delle mani.
4. Frequentate assiduamente le sezioni secondarie delle librerie.
Dove, evidentemente, le competenze
sono minori e il pezzo buono
può essere sfuggito.
5. Se trovate un pezzo davvero raro, trattenete l’entusiasmo.
Piuttosto, ostentate sovrana indifferenza:
il prezzo che vi viene praticato ne
risentirà positivamente.
6. Non snobbate i testi anonimi o siglati. Spesso celano autori celebri:
una prassi di moda in passato,
quando a volte mille buone prudenze suggerivano di non comparire.
7. Siate veloci come Marinetti.
Volete mettere la soddisfazione
di soffiare il libro buono
al collezionista che vi sta a fianco, pescandolo dal banco un secondo
prima che lo veda lui?
8. Non desiderate la cinquecentina d’altri.
Se il libraio l’ha messa da parte,
pazienza: le vostre coronarie ne risentiranno, ma insistere indisporrebbe lui e anche l’altro cliente.
9. Siate amici dei librai.
Sono i vostri migliori alleati: se sono amici, vi tengono via i pezzi migliori.
E, se sono professionisti degni del loro lavoro – come quasi tutti – saranno disposti a congrui sconti pur
di fare arrivare il libro nella collezione giusta: la vostra.
10. Date il giusto riconoscimento al fattore C.
Last, but not least: per fare buone trouvailles, occorre anche essere
molto fortunati.