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 2012  marzo 12 Lunedì calendario

TESSUTI HIGH TECH, PER VOCE ARANCIO


Gli “e-textiles”. O “electrotextiles”. Sono tessuti “intelligenti” costituiti da un insieme di fibre tessili conduttive in grado di rilevare gli stimoli ambientali e interagire, via bluetooth o wireless, con computer o smartphone. Piero Sozzani, docente di Chimica Industriale presso l’Università Bicocca di Milano, alla Repubblica: «Le sostanze conduttive di elettricità, come il carbonio o i polimeri elettroattivi, possono essere inserite nelle fibre tessili durante la filatura attraverso un processo di estrusione (o fusione). Si ottengono così delle fibre grigio argentee, che conducono elettricità». Impiegati per il confezionamento di abiti “intelligenti”, hanno un forte utilizzo nel campo sportivo e medico-assistenziale. Molti sono ancora in fase di sperimentazione.

Psyche. Alla ricerca sugli e-textile, lavora da anni un consorzio interuniversitario europeo, di cui fa parte anche l’azienda toscana Smartex, che, nel 2009, ha sviluppato il Wearable Wellness System (WWS): una maglietta leggera e lavabile che monitora e invia, tramite bluetooth, dati su battito cardiaco, respirazione, movimento e postura. Recentemente, nell’ambito del progetto Psyche, questo sistema è stato integrato con un dispositivo di monitoraggio per l’assistenza nel campo delle psicoterapie.

La divisa di Proetex. Un altro team italiano, coordinato da Annalisa Bonfiglio (Istituto nanoscienze del Consiglio Nazionale delle ricerche e dell’Università di Cagliari) e Beatrice Fraboni (Università di Bologna), si è invece occupato di Proetex (da Protection e-Textiles): un insieme di transistor miniaturizzati, inseriti nelle fibre del cotone, monitorano in tempo reale le condizioni fisiche e ambientali di vigili del fuoco e operatori di soccorso. In pratica, si tratta di una divisa che registra, grazie a degli elettrodi e sensori inseriti nel tessuto, i parametri vitali degli operatori (battito cardiaco, respirazione, temperatura corporea, idratazione) e la loro postura e, nel caso di pericolo (es. presenza di gas tossici, improvvisi cambi di postura…), grazie a delle antenne inserite nella giacca, lancia un segnale di allarme a un operatore. Ma le applicazioni possono essere diverse, dallo sport al tempo libero. Beatrice Fraboni: «Abbiamo raggiunto quest’obiettivo sviluppando una tecnica innovativa di rivestimento dei fili di cotone con un finissimo strato di nanoparticelle d’oro e di polimeri conduttivi e semiconduttivi. I transistor si presentano come semplici fili di cotone e possono essere collegati tra loro o ad altre componenti in cotone, tramite semplici nodi o i processi di tessitura normalmente utilizzati per il cotone».

Elettronica invisibile. Per monitorare le prestazioni degli atleti, la Reebok sta pensando a tessuti integrati dall’elettronica per l’abbigliamento sportivo: tute e magliette che, aderendo alla pelle, potranno monitorare il più fedelmente possibile parametri come battito cardiaco, andatura, pressione sanguigna, pH del sudore, passo di marcia e tensione applicata alle giunture. Paul Litchfield, capo della Rebook Advanced Concepts: «Il nostro obiettivo è fornire maggiore informazioni all’atleta, sfruttando la tecnologia in un modo che rende l’elettronica invisibile a chi la usa. Non si dovrà più indossare un dispositivo elettronico rigido attaccato al corpo» (fonte: Wired.it).

Anziani. Mobiserv (http://www.mobiserv.eu/) aiuta nel monitoraggio delle persone anziane. Si tratta di un sistema in cui vestiti “intelligenti” raccolgono i parametri vitali della persona e li inviano a un’unità robotica che processa i dati ricevuti e li salva in memoria. In caso di una caduta o di un malore, il sistema allerta automaticamente il medico o i familiari.

Pelle. Tepso è un tessuto in fluoro fibra sintetica pensato per la prevenzione e il trattamento di affezioni cutanee come la psoriasi (su tespo.it, prezzo di una t-shirt: 125 euro), mentre Skin Comfort Line (http://www.skincomfortline.com/index.html), in microfibra di propilene, è indicato per i pazienti affetti da dermatite atopica.

Laser. Per proteggere dall’uso dei laser, Prosys-Laser ha pensato a dei guanti (http://www.prosyslaser.eu/) fatti di un tessuto che, se viene a contatto con il laser, attiva un controllo di sicurezza e disattiva automaticamente il raggio.

Il BiliCombi. È una coperta fototerapica che, emettendo una luce blu, serve al trattamento dell’ittero neonatale. Oltre ad essere un trattamento non invasivo, ha il vantaggio di consentire ai genitori di curare il loro bambino a casa.

La giacca intelligente. Alla Riga Technical University, per i bambini, si è pensato di inserire in una giacca dei sensori che misurano la temperatura e il sudore. Nel caso di un cambio di temperatura del bambino (es. se suda troppo), le informazioni vengono inviate, via wireless, alla borsa della mamma.

Vestiti alle vitamine. L’azienda bergamasca Officina della Moda ha lanciato una collezione di abiti alla vitamina E, nota a tutti per le sue proprietà idratanti, anti-infiammatorie e anti-ossidanti. Il principio con cui funzionano è piuttosto semplice: nelle fibre del tessuto vengono inserite delle microcapsule con i principi attivi e, indossando il vestito, queste si rompono per sfregamento, rilasciando man mano le sostanze. Gli abiti così, in altri casi, possono veicolare anche profumi, antibatterici per combattere il sudore o repellenti anti-zanzare.

Accessori. Active Belt è una cintura che contiene degli elettrodi in grado di registrare un elettrocardiogramma e, grazie al processore di uno smartphone, invia in tempo reale i risultati. Utile sia per la diagnosi medica sia per il monitoraggio di soggetti sottoposti a sforzi fisici. Bioharness BT è una fascia che rivela la temperatura corporea con un rilevatore a infrarossi, misura il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e controlla, grazie ad un accelerometro, la postura e l’attività motoria. I parametri monitorati possono essere trasmessi con bluetooth ad un PC oppure registrati nella memoria interna per essere poi analizzati.