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 2012  marzo 10 Sabato calendario

LIBRO IN GOCCE

Numero 20 (Stefania Tamburello, «Mario Draghi. Il Governatore»)

Libro in gocce: Vita e miracoli di Mario Draghi -
Oroscopo Mario Draghi, nato sotto il segno della Vergine, ascendente Capricorno. Ha «temperanza, serietà, pulizia morale, rispetto delle regole, razionalità logica, forza del carattere, senso di comando».

Coraggio «A cavallo tra le due guerre, in Germania, mio padre vide un’iscrizione su un monumento. C’era scritto: se hai perso il denaro non hai perso niente, perché con un buon affare lo puoi recuperare; se hai perso l’onore, hai perso molto, ma con un atto eroico lo potrai riavere; ma se hai perso il coraggio, hai perso tutto» (Draghi).

Blu Veste sempre in blu e indossa la camicia bianca senza gemelli. Un po’ di colore nelle cravatte.

Cappotto Non porta mai il cappotto. Incontrandolo per la prima volta un giorno d’inverno, il futuro suocero pensò fosse povero e gli offrì i soldi per un soprabito.

Cuore «Anche gli economisti hanno un cuore» (a Ferruccio De Bortoli).

Sport Sport praticati: basket, sci, jogging, golf. È iscritto al club Acquasanta di Roma.

Tifo Tifa Roma. Non va quasi mai allo stadio.

Massimo Liceo classico al Massimo di Roma, istituto privato gestito da gesuiti. Fra i compagni di classe Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete, Gianni De Gennaro, Giancarlo Magalli.

Pettinato «Vestiva sempre di blu come ora, era sempre pettinato. Mi mettevo dietro per cercare di scompigliarlo un po’» (Montezemolo).

Compiti «Passava i compiti» (Magalli).

Privatizzazioni Da direttore generale del Tesoro (carica mantenuta con sette ministri e nove governi) ha realizzato la più ampia privatizzazione di società pubbliche: in tutto finirono sul mercato 750 aziende, possedute tra gli altri da 20 milioni di risparmiatori. Lo Stato incassò 188 mila miliardi di lire.

Arredi Appena arrivato in Banca d’Italia come governatore (2005) ha eliminato il dipinto di San Sebastiano trafitto dalle frecce che stava appeso dietro la sua scrivania. Ha tolto i tappeti e il divano di pelle che risaliva a Carli. Poi ha fatto portar via i mobili, tenendo la scrivania progettata da Gaetano Koch e appartenuta a Luigi Einaudi. Dal magazzino della Banca ha prelevato un divano Frau in pelle nera, un tavolino in vetro molato di Gae Aulenti, un tappeto cinese. Quadri scelti: una veduta sulla campagna di Emilio Longoni, i «Bambini allo studio» di Armando Spadini e uno schizzo di Gino Severini, ll ritratto del Dottor Giordani. Poi una Madonna del Duecento montata su una pala dorata e un trittico in terracotta del Quattrocento (scuola di Luca Della Robbia).

Tagli Nel 2006 la riorganizzazione della Banca d’Italia. In sei anni ha chiuso 39 sedi su 97, tagliato in altre 25, risparmiato in tutto 80 milioni di euro l’anno. Personale ridotto da 8.500 a 7.000 impiegati.

Tremonti Draghi e Tremonti non si sono mai sopportati. Tremonti disertava le riunioni in cui la relazione era svolta da Draghi, ha abbandonato la riunione dei ministri dei Paesi della moneta unica nel momento in cui si è votata la candidatura di Draghi alla presidenza della Bce. Molte battute acide: «Gli economisti di questa crisi non avevano capito nulla e avevano sbagliato tutto»; «Le ricette della Banca d’Italia sono come un’aspirina data per curare una polmonite». Agli attacchi Draghi ha dato sempre la stessa risposta: «Non partecipo a scambi di battute».

Esagerazioni Nel marzo 2009 il «Financial Times» stila una lista delle 50 persone che possono salvarci dalla crisi. C’è Draghi. «Che esagerazione», è il suo commento.

Candidatura Primo a lanciare la candidatura di Draghi alla guida della Bce è stato il «Wall Street Journal», il 25 settembre 2009: «L’uomo da seguire è Mario Draghi. La sua statura si estende ben più lontano dei confini del suo Paese. La provenienza nazionale spesso determina chi può diventare il prossimo capo, tuttavia molti banchieri dicono che il consenso su Draghi sarebbe molto ampio».

Bild La tedesca «Bild» un anno prima che Draghi fosse scelto: «Draghi è l’uomo della lira! Per la memoria: era la moneta con un numero infinito di zeri. La sua candidatura non può essere vera». Adesso pubblica un fotomontaggio di Draghi con in testa l’elmetto a punta dell’esercito prussiano. A corredo un lungo articolo: «Non solo è abbastanza teutonico, ma è anche prussiano, tanto da meritarsi la cittadinanza onoraria».

Notizie tratte da Stefania Tamburello, «Mario Draghi. Il Governatore». Rizzoli, euro 17,50.