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 2012  marzo 09 Venerdì calendario

Barbato e il mutuo low cost - «È la migliore convenzione d’Italia, il top del top», dice il cortese direttore dell’ufficio della Banca Nazionale del Lavoro all’interno del Senato

Barbato e il mutuo low cost - «È la migliore convenzione d’Italia, il top del top», dice il cortese direttore dell’ufficio della Banca Nazionale del Lavoro all’interno del Senato. Per un mutuo per l’acquisto di una casa il tasso (variabile) è l’1,57%: «Una vera e propria pacchia», commenta il deputato dell’Italia dei Valori Francesco Barbato, ancora una volta prestatosi per documentare con una telecamera nascosta per conto del newsmagazine de La7 «Piazzapulita» i notevoli privilegi di cui godono i nostri politici. Un trattamento davvero fantastico, quello proposto ai senatori: migliore di quello che spetta agli stessi dipendenti della Banca, e migliore anche di quello previsto nella convenzione riservata dalla Bnl ai dipendenti di Palazzo Madama, che se non altro possono mettere sul piatto della bilancia il loro cospicuo e garantitissimo stipendio per avere un tasso (assolutamente ottimo) dell’1,72%. Il servizio è andato in onda ieri sera proprio nell’ambito del programma condotto da Corrado Formigli. Non è la prima volta che Barbato - facendo infuriare i suoi colleghi parlamentari - «gioca» con la telecamera nascosta. Ormai, dopo aver svelato i meccanismi per la «compravendita» dei deputati nessuno dei suoi colleghi si fida più a fare confidenze «scabrose», si rischia di finire in tv. Così, Barbato è andato nella filiale di Palazzo Madama della Bnl per chiedere informazioni su un mutuo per l’acquisto di una casa. Scoprendo peraltro che il magico tasso dell’1,57% non può essere fruito soltanto dai senatori, ma anche da terze persone purché il senatore (o il parlamentare, visto che il direttore di banca lo propone anche al deputato Barbato) funga da garante o sia cointestatario del mutuo. Come detto, il tasso proposto è veramente ottimo, facendo il confronto con i tassi offerti sul mercato ai normali clienti: se a rivolgersi allo sportello ci va una persona qualunque, ancorché solvibile e in grado di offrire garanzie, può aggiudicarsi un mutuo Bnl al 4,07%. Se il mutuo lo prende un senatore o equivalente (o se il parlamentare fa da garante) si scende all’1,57%; la rata mensile invece di essere di 1.046 euro, diventa di soli 818 euro. L’offerta più succosa, veramente, è quella sul mutuo a tasso fisso: al senatore la banca propone un davvero attraente prestito al 3%. Un confronto immediato con il mercato lo fornisce il popolare sito mutuionline.it. Oggi come oggi, per un prestito a tasso variabile, le banche chiedono un tasso dal 3,70 al 4,50%, costruito aggiungendo al tasso di riferimento (l’Euribor a 1 o 3 mesi) uno spread dal 3 al 4%. Ai senatori, invece, viene proposto uno spread di solo lo 0,7%. Ma il tasso variabile, si sa, è esposto alle oscillazioni di mercato, e potenzialmente può salire e di molto trasformandosi in un incubo. Per questo si può tranquillamente definire una vera cuccagna il mutuo a tasso fisso di cui possono godere i politici eletti: per loro c’è il 3%, per la clientela normale le offerte migliori vanno dal 6,40 al 7%.