Enrico Sisti, la Repubblica 9/3/2012, 9 marzo 2012
Il mondo ai piedi di Messi "Uno così non ci sarà più" Con o senza accento: lui è il pallone, lui e il pallone: «È il più grande di tutti i tempi
Il mondo ai piedi di Messi "Uno così non ci sarà più" Con o senza accento: lui è il pallone, lui e il pallone: «È il più grande di tutti i tempi. Non ce ne sarà più uno così». Non lo diciamo noi, che ancora cerchiamo di capirci qualcosa, di dare una spiegazione logica a ciò che abbiamo appena visto. No: lo dice Xavi Hernandez che ogni giorno di Lionel Messi è compagno al Barcellona. Leoè ingiusto, colpevole, bugiardo. Chi lo guarda pensa: dobbiamo prendere esempio da lui. Sbagliato. È impossibile. Lui rende facile l’assurdo. Nei suoi stop al volo c’è qualcosa che va contro la fisica. Oppure qualcosa che somiglia alla coccoina è stato spalmato sul suo esterno sinistro. Subito dopo aver cambiato per l’ennesima volta la storia del calcio mediante l’invenzione della «manita privata» in una partita di Champions League, misero torneo di dopolavoristi, cos’ha fatto? Nessun giro di campo. Se n’è uscito dal Camp Nou palleggiando come un ragazzino che torna a casa dopo aver trascorso il pomeriggio in stradaa dare calci al «suo» pallone, magari contro il muro della parrocchia. Tutto di una semplicità disarmante. La stessa con cui moltiplica pescie gol. È questo Messi: l’antico. Un calcio d’altri tempi, il calcio degli sguardi contadini che faticano a tradursi in sorrisi.E quando il sorriso arriva vuol dire che stai toccando il cielo con un piede. Messi è la figurina che si anima uscendo dall’album. Trasmette odori lontani, forse anche un modo di ragionare diverso. Messi non ha età. Forse in fondo non appartiene neppure a una sola squadra. Di chi è la Gioconda? È serio, pensieroso. Ma libero. Messi è lo sport di quando siamo ragazzi: lo sport che immaginiamo possa offrirci delle possibilità infinite. Messi è uno stargate: ci passi dentro e vivi o g n i e p o c a . G i o c a c o m e Meazza forse. Come Schiaffino. Come Pelè, Cruijff, Platini, Maradona. Con un’unica differenza: mai nessuno ha giocato così bene, ai limiti della perfezione, con questa continuità e velocità. Quante volte guardando Leo scrivere i suoi versi, seminare i suoi avversari, che poi gli sono sempre un po’ amici e forse sono i suoi primi estimatori, vi sarete chiesti: chissà che fatica! Mai. Ecco. Questo è Leo Messi.