Diego Gabutti, ItaliaOggi 8/3/2012, 8 marzo 2012
Tonino Di Pietro non è sempre stato dalla parte dei No Tav – Tonino Di Pietro, che oggi tifa per i No Tav, quand’era ministro dei trasporti, solo pochi anni fa, tifava invece per i Sì Tav, a dimostrazione che le idee politiche s’adattano al mutare delle circostanze come gli elastici delle mutande s’adattano al mutare delle circonferenze
Tonino Di Pietro non è sempre stato dalla parte dei No Tav – Tonino Di Pietro, che oggi tifa per i No Tav, quand’era ministro dei trasporti, solo pochi anni fa, tifava invece per i Sì Tav, a dimostrazione che le idee politiche s’adattano al mutare delle circostanze come gli elastici delle mutande s’adattano al mutare delle circonferenze. * * * Avete presente, per restare in tema, i venditori di tappeti? È sempre a loro che vengono paragonati i politici cialtroni. Ma un venditore di tappeti, una volta conclusa la contrattazione, vi consegnerà un tappeto. Che avrete pagato troppo, oppure il suo giusto prezzo; può capitare persino che abbiate fatto un affare pagandolo meno di quanto vale. Ma è comunque con un tappeto che tornerete a casa. Mentre un politico cialtrone (No Tav, Sì Tav, dipende un po’ da come mi sveglio, un po’ da cosa ci guadagno) non vi consegnerà un bel niente. Non è un molesto ma virtuoso venditore di tappeti. È un venditore del nulla. * * * Alleluia. Abbiamo controsorpassato gli spagnoli e il nostro spread è di nuovo più basso del loro. Presto supereremo il Burkina Faso in fatto di liberalizzazioni e l’Uzbekistan in fatto di rapidità dei processi. * * * Presidente leghista del consiglio regionale lombardo, Davide Boni è indagato per corruzione «in relazione a un filone d’indagine nato dall’inchiesta su presunte tangenti al comune di Cassano D’Adda». Ne dà notizia anche il tiggì di La7, dove prima si dice che «non ci sono prove incontrovertibili» ma solo «intercettazioni» e poi, quando la parola passa a Enrico Mentana, si chiede lo scioglimento del consiglio e nuove elezioni: l’inchiesta (l’ennesima, Boni è solo uno dei tanti consiglieri indagati) ha infatti «minato» l’autorità del consiglio. Non ci sono prove ma il consiglio deve pagar pegno lo stesso. Se al dunque si scoprisse che le accuse erano infondate si scioglierebbe la Procura? * * * «S’udivano in tutte le parti del regno i rumori sordi e lontani che precorrono le eruzioni vulcaniche» (Memorie di Talleyrand, Rizzoli 1941-XX). * * * Per dire responsabilmente (e democraticamente) No ai No Tav ci voleva un governo irresponsabile (che ha sospeso la democrazia, ma pupillo dei «mercati»). Uhm_ e dire No anche all’Italia dei valori e ai Teletubbies? * * * «In tutte le teorie politiche c’è un elemento inscrutabile, che, nel momento in cui le teorie stesse furoreggiano, non viene esaminato. C’è un Fato, ci sono degli Angeli Custodi, un Popolo Eletto, una Monarchia Divina, un Vicario del Cielo o una Classe dei Bennati. Angeli, demoni e re sono spariti dal pensiero democratico, e tuttavia perdura la necessità di credere che ci siano poteri di riserva. Perdurava in quei pensatori del Settecento che tracciarono la matrice della democrazia [e che] trovarono nella dottrina della sovranità popolare la risposta al loro bisogno d’attribuire un’origine infallibile al nuovo ordine sociale» (Walter Lippmann, L’opinione pubblica, Donzelli 1995). * * * Non lo sanno i suoi connazionali, non lo sa il diretto interessato, non lo sa sua madre, non lo sanno gli ex cekisti suoi colleghi, ma lo sa il Giornale: «la Russia lo ama». Vladimir Vladimirovic Putin può dormire tranquillo: l’house organ della famiglia Berlusconi (lettoni, giacconi e tutto) parla a nome di cosacchi, matrioske, orsi e lupi, sputnik, di quel che resta dell’ex impero sovietico — e l’applaude come la Pravda, ai tempi, applaudiva Lenin e Baffone. * * * Gigino De Magistris, sindaco di Napoli, leader in pectore d’una lista civica nazionale prossima ventura, è d’accordo col movimento No Tav, di cui rispetta le richieste e giustifica, evidentemente, anche gli scatti d’ira e le intemperanze: è «il popolo» (è così che le minoranze attive, anche troppo, chiamano se stesse, fin dai tempi di Hitler, di Stalin e di Mao Zedong) che deve decidere tutto. Gigino è un ex magistrato, come sappiamo. Anche quando indossava la toga tifava per i blac block e per i «valligiani» in passamontagna? Approvava anche allora la guerriglia di strada contro la polizia, le sassaiole, il lancio di biglie, le auto incendiate e l’occupazione delle autostrade? Se è così, auguriamoci di superare presto, insieme alla Spagna in fatto di spread e all’Uzbekistan in fatto di rapidità dei processi, anche la Corea del nord in fatto d’affidabilità dei tribunali. * * * «Se vogliamo prevedere le interazioni sociali degli esseri umani del futuro, non dobbiamo far altro che immaginare quali fossero le nostre interazioni sociali centomila anni fa e moltiplicarle per un miliardo. (_) Se una tribù voleva trasmettere rapidamente certe informazioni, riguardo al leader e ai modelli comportamentali, dicerie e pettegolezzi risultavano insostituibili. Chiunque si fosse trovato escluso da queste informazioni forse non sarebbe sopravvissuto, né avrebbe potuto trasmettere i suoi geni. Oggi assistiamo a qualcosa di simile con le edicole piene di riviste di gossip e il dominio incontrastato del culto della celebrità» (Michio Kaku, Fisica del futuro, Codice 2012).