Paolo Siepi, ItaliaOggi 8/3/2012, 8 marzo 2012
PERISCOPIO
Mentre il conte di Racalmuto se ne andava in carrozza lungo la via Maqueda della felicissima Palermo ci tirarono dui scopettonate e il nobil morente a malapena potti invocare il nome di Jesù. Rosario La Duca. «La corda e la mannaia». Sellerio.
Vi pare normale che un sindaco o anche un cittadino comune, per denunciare qualche brutta storia, non si rivolgano alla polizia, ma a Enrico Lucci, oppure al Gabibbo di Striscia la notizia? Enrico Brignano, attore.
Sette.
Ma l’homo sapiens è pronto a dichiarare bancarotta? Massimo Bucchi, il venerdì.
Mi ricordo che il mio amico Luchino Visconti mi faceva recitare le poesie del Porta e si raccomandava: Adriana, non perdere il tuo accento milanese, non parlare come i toscani, non dire cièlo! Adriana Asti, attrice. Corsera.
Quando Mario Monti prende le distanze, poi le restituisce. Super Mario Monti sciò. Libero.
Tengo qualche sogno e un buon libro sul comodino. Così viaggio pure quando sono a casa. Ho sempre pensato che fosse più bello capire che vedere. È la cosa più difficile. Non ci riesco quasi mai. Pierangelo Sapegno, giornalista. Io donna.
Il borghese ama il rischio calcolato, raramente quello spericolato. Sergio Ricossa. «Straborghese», IBLlibri.
Se dal film che giravo non incassavo una lira ero certo che la colpa fosse mia.
Mario Monicelli. Il Fatto.
Uno che forse dovrà frequentare i luoghi pubblici in abito simulato sarà Francesco Rutelli, ex capo della Margherita fino al 2007, ossia al momento della fusione con i Ds nel Pd. Lo consideravo da tempo un disperso in guerra, a cavallo di un partituccio, l’Api, praticamente sconosciuto. Ma adesso le maledette carte del tesoriere margheritone lo stanno mettendo nei guai. Giampaolo Pansa. Libero.
Calunnia: Non è vero / che gli arbitri di boxe / sanno contare / soltanto / sino a dieci. Gino Petroni: «Crescete e mortificatevi», Rizzoli .
Oliviero Toscani è svelto di testa, pronto di lingua, incline alla risata, amante della leggerezza, che è cosa diversa dalla superficialità, impaziente di regole e regolamenti, a suo agio con se stesso. Ferando Gomez Herrero, ispanista. La Stampa.
Non cambierai mai le cose se ti limiti a combattere la realtà esistente. Costruisci quindi un modello nuovo che renda superata la realtà esistente. Buckminster Fuller.
Il Giornale andava malissimo. Lo salvò Berlusconi. E Indro Montanelli non glielo ha mai perdonato. Maurizio Blondet. Libero.
Sono stato il figlio di Rosa Luxemburg ed ora sono un vecchio frocio. Roberto Bolaño: «I dispiaceri del vero poliziotto». Adelphi.
Il ricavo del biglietto per una multisala incide solo per il 30 sul fatturato. Il giro di affari si fa con la pubblicità e con la vendita dei popcorn, bevande e gadget vari.
Inevitabile quindi che i film finiscano per essere solo degli specchietti più luminosi e colorati per attrarre spettatori-allodole. E per attirare le prede ci vogliono gli specchietti più luminosi e colorati, che non sono certo i film di qualità. Paolo Mereghetti, critico cinematografico. Oggi.
Questi giocatori non sono di eccessissima qualità. Roberto Bettega.
Se dipendesse dalla mia volontà, mi troverei ora sulle piste dello Stelvio a 3.400 metri di quota con Mario e Ferruccio invece di accontentarmi di ricevere la loro solita cartolina. Scio da anni, come vivo, per interposta persona, la gioia degli altri a testimonianza che la gioia esiste. Penso all’apoteosi di colori che questo cielo sta celebrando in montagna. Neve, sole, tute variegate che si trasformano in frammenti di arcobaleno ricamati sopra un candido mantello di ermellino. Amo le discese veloci contro il vento che fa lacrimare gli occhi, gli spruzzi gelati che mozzano il respiro e l’ebbrezza di misurarmi sempre con il coraggio e l’incoscienza. Stancando il corpo, acquista vigore lo spirito. Franco M. Scaldaferro: «Diario di un povero capitalista» Neri Pozza.