Adriana Bazzi, Corriere della Sera 06/03/2012, 6 marzo 2012
MENO CENTENARI DEL PREVISTO. LA BIOLOGIA CONTRO LA STATISTICA
Per loro era una promessa di matrimonio, ma adesso quel patto sta gettando nello scompiglio il mondo dei demografi e dei gerontologi, alle prese con un quesito: quanto e come aumenta la probabilità di morire con l’avanzare dell’età? E con un dato di fatto: la diminuzione del numero di centenari negli Stati Uniti.
Quando, negli anni Settanta, Leonid Gavrilov, un ricercatore russo ora emigrato a Chicago, chiese a Natalia di sposarlo le giurò che, se avesse accettato, avrebbe scoperto come rallentare i processi di invecchiamento. Insieme hanno elaborato la teoria dell’affidabilità per spiegare come mai quanto più una persona è vecchia, tanto maggiori saranno le probabilità che muoia: il corpo, dicono, è come una macchina e, anche quando i singoli pezzi continuano a funzionare, alla fine si fermerà. Il problema è capire quando e come succederà. Il loro ultimo studio dimostra che il tasso di mortalità, dopo gli 80 anni, cresce progressivamente con l’aumentare dell’età e non forma, invece, un plateau, come loro stessi, e altri ricercatori, avevano sostenuto in precedenza. La nuova ricerca potrebbe, dunque, spiegare come mai i centenari americani non sono aumentati (dovevano essere 114 mila nel 2010, secondo proiezioni del 2004, ma l’anno scorso erano soltanto 53.364). Si ha, però, l’impressione che queste elucubrazioni matematiche e statistiche non siano sufficienti a rispondere a tutte le domande sulla «salute» dei grandi vecchi. Gli oldest old, come li chiamano gli americani. Perché a questo punto occorre fare i conti con la biologia.
Ci dicono che l’età media è in aumento (80 anni), ci dicono che è possibile vivere fino a 120 anni, ma come mai i centenari diminuiscono? Non sarà che i prossimi ultraottantenni saranno troppo carichi di smog e cibi malsani, avranno vissuto troppo sedentariamente, avranno sviluppato dipendenze da nuove tecnologie, con il loro carico di inquinamento elettromagnetico o acustico (tanto per dirne due) da contraddire tutte le previsioni statistiche e da rassegnarsi a non raggiungere il traguardo dei cent’anni?
Adriana Bazzi