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 2012  marzo 05 Lunedì calendario

DA POKER E CASINÒ ONLINE 10 MILIARDI DI RACCOLTA

Giorno dopo giorno, un click dopo l’altro, tra partite di poker e puntate alla roulette gli italiani nel 2011 hanno scommesso online, sui siti con concessione Aams, circa 10 miliardi, con un balzo del 104% rispetto all’anno precedente. Un raddoppio trainato dall’introduzione lo scorso luglio del poker cash e dei giochi da casinò. Due generi che rapidamente hanno fatto breccia tra chi sfida la sorte e così in pochi mesi la loro raccolta ha superato i 6 miliardi. Un successo su cui pesa anche il 97% di payout (la quota di raccolta che viene restituita ai giocatori sotto forma di vincita) contro il 75% in media dei giochi tradizionali. Alla raccolta contribuisce anche il comportamento dei giocatori che continuano a puntare quanto vinto rinunciando a passare alla cassa per monetizzare.
Casinò e poker in ascesa, mentre i giochi tradizionali, come le scommesse sportive, il bingo e i vari concorsi a pronostico, vedono calare la raccolta 2011 di quasi un quarto, a 3,6 miliardi. Gli operatori attivi in Italia sono 274, ma il 75% del fatturato è appannaggio di dieci big player: sette italiani e tre stranieri.
Questi i numeri del giro d’affari dei giochi d’azzardo legali sul web in base alla seconda edizione dell’Osservatorio gioco online, promosso da Politecnico di Milano, Aams e Sogei che verrà presentato domani a Milano.
Per quanto riguarda il reale esborso dei giocatori online sono stati spesi 735 milioni, con una crescita del 7 per cento. Quasi un quarto è stata puntata sui nuovi siti di poker cash e casinò, che mostrano una forte attrattività su chi prima frequentava i siti di giochi tradizionali. Inoltre, in un anno privo di grandi eventi sportivi, è stato registrato un leggero calo delle puntate per le scommesse sportive.
Se il gioco online è un fenomeno in crescita, dal punto di vista dell’erario è una fonte di gettito stabile: 182 milioni contro i 184 del 2010. «Il lievissimo calo - spiega Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio gioco online del Politecnico di Milano - è dovuto al sistema di tassazione, perché nei cash game l’aliquota viene applicata sul raccolto al netto delle vincite e, con un payout medio del 97%, il gettito risulta marginale rispetto alla raccolta».
Quest’anno la spesa degli italiani per questo tipo di puntate online dovrebbe arrivare al miliardo di euro, mentre la raccolta si dovrebbe attestare, secondo le previsioni di Mangiaracina, sui 20 miliardi. Un exploit su cui peseranno due eventi chiave: gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Londra. E dalla scorsa settimana per gli Smart Tv Samsung è disponibile una app di Lottomatica che permette di giocare live a Bingo club e scommettere con Better. Non ci si deve poi dimenticare della app per tablet e smartphone oltre all’approccio, per il momento embrionale, verso i social network.
Questo è il primo anno effettivo di disponibilità per il poker cash e i giochi da casinò e a febbraio è stata registrata una prima flessione della raccolta. Lo conferma Agipronews, che ha rilevato una raccolta dei cash game di 780 milioni, con un calo di quella giornaliera del 5,6%, mentre l’offerta cresce sempre più con la presenza di croupier anche sui canali specializzati del digitale terrestre e del bouquet satellitare.
Un’offerta che si amplia, dunque, mentre il numero dei giocatori online rimane sostanzialmente stabile: quelli che in media giocano regolarmente nell’arco di un mese sono circa 800mila. Invece chi ha partecipato almeno una volta a questi giochi che prevedono una vincita di denaro sono stati 2,6 milioni di utenti internet. In sostanza dall’autunno 2008, anno di inizio dei giochi online regolamentati da Aams, un internauta maggiorenne su dieci ha sfidato la sorte. L’identikit del giocatore abituale? Uomo, con un’età tra i 25 e i 44 anni e residente nel Centro-Sud. Il suo budget mensile è di poco inferiore ai 50 euro, ma poco più di un terzo dei giocatori spende più della media. Sul fronte delle vincite il 13% dei giocatori attivi in un mese realizza una vincita che nel 9% dei casi è di almeno 100 euro.