ANNA ZAFESOVA, La Stampa 5/3/2012, 5 marzo 2012
Pranzi, baci e truffe Il Paese si vede in diretta nelle web-cam dei seggi - Sono state installate per garantire la trasparenza delle elezioni, sono diventate nella notte pre-elettorale un reality-show che ha appassionato milioni di persone, una sorta di «Truman show» dalla Kamchatka a Mosca
Pranzi, baci e truffe Il Paese si vede in diretta nelle web-cam dei seggi - Sono state installate per garantire la trasparenza delle elezioni, sono diventate nella notte pre-elettorale un reality-show che ha appassionato milioni di persone, una sorta di «Truman show» dalla Kamchatka a Mosca. Ignari di essere già online, i dipendenti dei seggi elettorali hanno organizzato feste danzanti, pranzi, si sono rifugiati nelle cabine per baciarsi appassionatamente o, più banalmente, per farsi una dormita indisturbati. Le 180 mila web-cam volute da Putin dovevano, secondo il progetto iniziale, inquadrare una l’urna e l’altra il tavolo della commissione. Abbastanza inutili per la lotta contro i brogli (non tutte erano in diretta, molte non inquadravano tutto, e comunque buona parte delle truffe si svolge nelle commissioni regionali e non nei seggi), hanno però mostrato uno spaccato di Russia che ha tenuto inchiodati centinaia di migliaia di utenti (in tutto si erano registrati sul sito come web-osservatori 1,5 milioni di persone, senza lasciare scoperto nessuno dei 93 mila seggi). Tra i più cliccati, il seggio nel villaggio ceceno di Mesedoy, collocato in una casa privata. Osservare gli abitanti, il capofamiglia con colbacco in testa a tavola, le donne con il foulard che cullano il bambino e fanno lavori di casa, il tappeto tradizionale sulla parete, si è rivelato uno spettacolo avvincente, una sbirciatina in un Caucaso misterioso e ostile, un quadro animato esotico in tempo reale. Un altro must è stato l’uomo che dormiva nella cabina in un seggio del villaggio di Vodogon, regione di Novgorod, Nord-Ovest: casa di campagna, stufa a legna che sembrava uscita dalle fiabe, e le gambe dello sconosciuto, che poi si è rivelato dopo essere stato svegliato da una telefonata - il poliziotto di guardia, ignaro che il suo sonnellino veniva seguito e commentato in mezzo mondo, che scopriva una Russia fuori dalla piazza di Mosca. A qualcosa però le web-cam sono servite: in un seggio del Daghestan le elezioni sono state cancellate dopo che i membri della commissione per una mezz’ora hanno infilato, una dietro l’altra, decine di schede nell’urna. E in un villaggio degli Urali sono state scoperte urne contenenti schede già nella notte prima del voto.