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 2012  marzo 04 Domenica calendario

LE DUE ANIME IN CONFLITTO DI NICHI IL CATTOCOMUNISTA

L’importante nella vita è avere due anime. Nichi Vendola le ha. Lo conferma lui stesso. C’è un Nichi « ludico, anarchico, infantile, narcisista » e un Nichi « instancabile, organizzatore, sorvegliato speciale delle sue stesse passioni » . Se A è cattolico, B è comunista. Se A si confronta con le ideologie B si abbandona alle visioni del mondo, le famose « narrazioni » . Giorni fa, una delle due anime ( il suo personale « scisma » ) ha attaccato duramente Walter Veltroni definendolo « di destra » , leader di una destra « colta, col loden » . Ma, tempo addietro, l’altra anima di Nichi, quella ludica, nell’intento di aprire un polo ospedaliero a Taranto nel segno del San Raffaele non esitava a fare affari con Don Verzé ricevendone in cambio una singolare investitura: « È un uomo di grandissimo valore, di grandissima cultura, in grado di trasmettere idee e calore. Anche Berlusconi mi ha detto che lo stima molto, lo ritiene una persona per bene... Sia Berlusconi sia Vendola possiedono un fondo di santità » . Nel nome della santità o della sanità, un giorno il Nichi « anarchico » si schiera a fianco dei No Tav ( « Sto con le ragioni del dissenso » ) e l’altro, come presidente della Regione Puglia e « sorvegliato speciale » , espropria terreni dove dovranno essere realizzati gli impianti del depuratore consortile Sava Manduria con scarico in mare. L’unico in grado di descrivere il suo scisma esistenziale è Checco Zalone, che di Nichi fa una parodia più vera del vero, con quella sua oratoria barocca e sghemba, con quel ritratto del nuovo intellettuale della Magna Grecia, riverniciato da un pasolinismo politicamente corretto. Claudio Cerasa, sul Foglio, ha collezionato una fantastica antologia del pensiero vendoliano dal titolo « Nichi ma che stai a di’? » . Eccone un esempio: « Dobbiamo bonificare il territorio abitato dalla materia semantica, dai depositi di parole » . Così, se l’anima A rimane fedele a una prosa vaporosa, agghindata, a un lirismo tanto ingenuo quanto kitsch, l’anima B non disdegna la demagogia trucida per spartirsi la memoria della sinistra. Dal cattocomunista al coattocomunista il passo è breve.
Aldo Grasso