Daniele Assorati, varie, 5 marzo 2012
VOLUNIA, PER VOCE ARANCIO
Il 6 febbraio è stato presentato in anteprima mondiale web Volunia, il primo motore di ricerca (ma non proprio) tutto italiano. L’ideatore è Massimo Melchiori, docente dell’Università di Padova e ispiratore dell’algoritmo di ricerca di Google. Per ora l’accesso è riservato a pochi utenti privilegiati, ma presto sarà disponibile per chiunque.
Liberare le galline. La volontà di creare un nuovo prodotto nasce dall’idea che gli internauti non devono essere «come galline nei pollai». Melchiori vuole che le pagine web siano uno spazio dove informazione e contenuti sociali siano fusi in uno stesso ambiente. Non per niente il motto di Volunia è «seek and meet» (cerca e incontra).
Paleolitica «Negli ultimi 15 anni i motori di ricerca sono rimasti sostanzialmente invariati. Poiché la considero una cosa paleolitica, ho deciso che bisognava cambiare. Quando uno ha le idee deve cercare di cambiare il mondo e noi ci stiamo provando» (Massimo Melchiori).
Volunia ti segue ovunque. La funzione dei normali motori di ricerca termina una volta reindirizzati al sito a cui si voleva arrivare. Volunia invece seguirà gli utenti durante tutta la navigazione. Si propone come un macro contenitore di tutto il web, che sia 1.0 o 2.0.
Ecco come. Volunia si presenta come una tool bar sempre in mostra nella parte alta della pagina visualizzata. Grazie ad essa sarà possibile usufruire di una serie di servizi tra cui: stringere amicizia con gli utenti che stanno visitando il tuo stesso sito, visualizzare mappe in grado di orientare l’utente durante il passaggio da un sito all’altro, chattare con gli amici già aggiunti alla propria lista contatti (e visibili in un menù laterale aggiuntivo) ed effettuare ricerche.
Esempio. Entrando in una qualsiasi pagina sarà possibile, qualora si attivi la funzione, lasciare traccia del proprio passaggio e visualizzare l’elenco dei visitatori in linea o passati di recente. Facendo click su un utente, si visualizza il profilo di quest’ultimo ed è possibile proporgli di diventare amici su Volunia.
Made in Italy. «I supercomputer sono forniti da un’azienda di Scandiano (Reggio Emilia, ndr), i server sono in Sardegna, gli ingegneri a Padova» (le prime parole pronunciate alla presentazione di Volunia da Massimo Melchiori).
Nuovo approccio. I creatori di Volunia hanno deciso di mostrare il loro lavoro prima che il progetto fosse portato a termine. L’idea è stata quella di completare il progetto integrando i pareri dei futuri utilizzatori. Questo approccio ha attirato molte critiche, soprattutto di chi si aspettava un prodotto finito e perfettamente funzionante già dal giorno della presentazione. A molti altri è sembrato invece modo migliore di operare su un progetto che punta al sociale.
Rimboccarsi le maniche. Melchiori ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, dove ha collaborato anche con Larry Page e Sergey Brin (i due fondatori di Google). Eppure ha deciso di investire in Italia: «Se la casa ha i buchi nel soffitto bisogna rimboccarsi le maniche e non scappar via. Per questo sono tornato in Italia, per cercare di fare qualcosa di grande e dimostrare che non siamo solo pizza, spaghetti e mandolino» (Massimo Melchiori).
Tester. Fino ad ora sono stati 45mila i Power User (utenti selezionati tra quelli che hanno fatto richiesta) che hanno avuto la possibilità di accedere alla versione di sviluppo di Volunia.
Cosa vuol dire Volunia? Il nome è un mix delle parole volo, luna e Voljatel (nome della prima azienda di successo di Mariano Pireddu, primo investitore di Volunia). Perché volo e luna? Per Melchiori esprime «la nostra voglia di volare veramente alto, di raggiungere un traguardo ambizioso e da sogno». Inoltre Volunia suona molto italiano, cosa che è piaciuta ai consulenti americani del progetto.
Primi consigli. Grazie ai consigli dei Power User la grafica del sito sarà soggetta a un profondo restyling: considerata da molti più appropriata ad un videogioco degli anni ’80, non era piaciuta per i troppi colori e i troppi pulsanti. Il nuovo layout porterà miglioramenti non solo in termini estetici, ma anche di fruibilità.
StartUp. L’investimento iniziale nel progetto Volunia è stato di due milioni di euro.
Niente paura. I creatori di Volunia, per stessa ammissione del suo creatore, non hanno ancora implementato al meglio il motore di ricerca. Ai tempi della sua presentazione infatti Volunia era in grado di visualizzare solo l’1% dei siti web presenti nella rete. Melchiori prevede che al momento del lancio pubblico questa percentuale sarà salita almeno al 5%. Sarà anche possibile segnalare il proprio sito a Volunia, in modo da integrare il database di siti a disposizione. Questa scelta che può sembrare bizzarra, è stata fatta consapevolmente; in questo modo è stato possibile concentrare il massimo sforzo sul lato social.
Socialità Volunia punta principalmente sulle mappe e sulla socialità, non è quindi in competizione con Google o Yahoo, come molti credono. Per una corretta valutazione del progetto di Melchiori sarà necessario aspettare che Volunia sia lanciato nella versione definitiva, ma la data è ancora da destinarsi.