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 2012  febbraio 20 Lunedì calendario

Claudia Celentano e Adriano Mori In questa coppia comanda lei - Adriano Mori o Claudia Ce­lentano? Questo è il problema

Claudia Celentano e Adriano Mori In questa coppia comanda lei - Adriano Mori o Claudia Ce­lentano? Questo è il problema. La coppia più bella del mondo è tale perché si confonde nelle parti e si unisce nello spirito. Ne risulta un fenomeno che non ha uguali nel mondo dello spettacolo, laddove marito e moglie spesso sono presentati e illustrati come macchiette, caricature, vignette sulle quali costruire storie, trasmissioni, interviste, pettegolezzi, reality e affinità varie. Di certo la si­gnorina Moroni Claudia, di Ro­ma, in arte Mori, divenuta poi Celentano, con nozze segrete, blindate pure quelle mannag­gia, nella chiesa di san France­sco a Grosseto, la signorina fat­ta signora è l’ombra che si muo­ve nel back stage di una esisten­za bizzarra, un’isola del famo­so senza telecamere e nomina­tion, quella di Celentano per l’appunto. Amore e rispetto assieme, vir­tù rarissime e in via di estinzio­ne, per i matrimoni datati, ma nel caso specifico a denomina­zione di origine incontrollabi­le perché Claudia Mori è così di­versa e, al tempo stesso, così uguale al consorte al punto che, insieme, hanno costruito, oltre alla loro vita da cinquan­ta anni, pure una specie di mi­stero nel mondo cosiddetto dello spettacolo. Pensate un po’ che alla Mori non piace il rock’n’roll. Ora, vi chiederete, come possa stare una donna, bella e intelligente, accanto a un tipo definito il molleggiato, uno che mangia nello stesso piatto Bill Haley and the Co­mets e Luca, Matteo, Giovanni e Paolo, nel senso degli aposto­li? Può starci, perché quella femmina splendida, figlia di un attore di filodrammatica, quella pupa alla quale il ragaz­zo venuto dalla Puglia regalò ventiquattromila baci, non è ri­masta a fare la calza, a contare i denari e a badare ai tre figli, due femmine e un maschio che già portavano problemi. No, ha deciso di crescere, di essere attrice, cantante, produttrice, moglie, madre, consulente, tut­ta questa roba qui in una vita so­la mentre il consorte, ogni tan­to, le sfuggiva di mano: «per­ché Adriano non è normalissi­mo » (testuale, a Fabio Fazio, Rai 3, nel dicembre scorso) o, addirittura: «a casa, quando passa da una stanza all’altra, la luce si abbassa», dunque è lui il faro, è lui la luce, senza udire, mi auguro, l’eco che si allonta­na e si affievolisce luce, luce, lu­ce... Claudia Mori porta al collo un piccolo crocefisso, è il di­stintivo comune della fede sua come quella, fortissima, del marito che ne ha fatto una mis­sione quotidiana. La missione della Mori ha altri indirizzi. La lavandaia di Rocco e i suoi fra­telli, la Maleb di Sodoma e Go­morra, ha lasciato il set e la cor­te di uomini fascinosi, per dedi­carsi alla famiglia e al lavoro, suo e del consorte, il suo impe­gno produttivo è stato premia­to a Roma, le opere sono robu­ste, i registi di prima fila, basta controllare i soggetti delle fic­tion televisive da lei prodotte o progettate, la pedofilia, la vio­lenza sulle donne, la tratta del­le nigeriane, la vita di Enrico Caruso, quella di Fred Busca­glione, il caso Tortora, roba to­sta che non sempre è gradita ai papaveri di viale Mazzini ai quali, però, la signora sa taglia­re stelo e petali. In verità la signora Mori Ce­lentano vive un rapporto tor­mentato con la televisione, la società, il resto del mondo: «...Sanremo non è del tutto au­tonomo. Altrimenti non si giu­stificano certe presenze e certe esclusioni. E non rappresenta la musica italiana». Ancora: «Il mondo della musica è cambia­to in peggio, mancano le case discografiche degne di questo nome ora ci sono soltanto fi­nanziatori che non conoscono e non amano la musica»; altro: «la televisione è totale finzio­ne »; «la politica è un mestiere difficile e impegnativo. Do­vrebbero farlo solo persone oneste e preparate, quindi pro­babilmente nessuno»; e per chiarire l’ultimo punto: «se Adriano decidesse di scendere in politica lo lascerei immedia­tamente ». Il burqa di Claudia Mori ogni tanto si solleva per mostrare un sorriso o un ruggi­to. Dipende dall’umore, da chi le porge la domanda, dal conte­sto. Ma è lei a decidere, senza le pause del marito, anzi diritta e secca. Dunque Claudia Mori co­manda e ascolta, si infuria e si acquatta, strepita contro i fi­schiatori del profeta: «compli­menti per la buffonata che ave­te organizzato » ha detto sul mu­so al Verro, consigliere della Rai, poi deve avere tenuto stret­to al petto Adriano, ricompo­nendo la coppia più bella del mondo, riportandolo nel bunker che poi è una dimora normale, dove la luce, al pas­saggio dell’artista, si abbassa. Alla prossima, chissà dove, chissà quando.