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 2012  dicembre 22 Sabato calendario

«UCCIDERE BARACK SALVERÀ ISRAELE» FA SCANDALO LA SPARATA DI UN GIORNALE


«Una delle opzioni per Israele è uccidere Obama». Con queste parole Andrew Adler, proprietario ed editore dell’Atlanta Jewish Time, settimanale della comunità ebraica della città della Georgia, ha scatenato un caso diplomatico che lo ha trascina nato nell’occhio del ciclone. In un editoriale del 13 gennaio Adler, che cercava di esaminare la situazione dal punto di vista del primo ministro Benjamin Netanyahu, aveva suggerito che uccidere Barack Obama sarebbe una delle tre opzioni a disposizione di Israele per tutelare la propria sicurezza e garantirsi la sopravvivenza. Dopo Hezbollah, Hamas e gli impianti nucleari dell’Iran, secondo Adler, sarebbe proprio il presidente americano, definito un nemico giurato, il principale pericolo per Israele. L’alternativa sarebbe lo sterminio dei sette milioni di abitanti di Israele in caso di attacco iraniano o di altri paesi arabi.
Nonostante l’articolo sia stato pubblicato la scorsa settimana, il caso è scoppiato solo nelle ultime ore, proprio mentre in South Carolina, Stato a nord della Georgia, stavano per aprirsi i seggi per le primarie repubblicane. A riprendere le parole di Adler sono stati i siti internet americani Gawker e Huffington Post, dando a un editoriale di provincia risonanza internazionale. I quotidiani israeliani hanno prontamente definito l’editore «un idiota» e Adler ha maldestramente chiesto scusa in un’intervista alla Jewish Telegraphic Agency, agenzia di stampa americana, spiegando che era sua intenzione «sondare la reazione dei lettori» e che non credeva «che le sue parole fossero prese seriamente». A prendere le distanze da Adler è stata anche la comunità ebraica di Atlanta, che in un comunicato ha definito le dichiarazioni «scioccanti e incredibili». L’editore del giornale, che ha circa 4.000 abbonati, ha anche affermato di rimpiangere di aver scritto quella frase, dandosi dell’idiota a sua volta. I servizi segreti intanto stanno valutando se aprire un’indagine. Mentre Israele e Stati Uniti continuano a non trovare un accordo su come affrontare la questione iraniana, l’editoriale di Adler fa riflettere e spaventa. I rapporti fra Stati Uniti e Israele continuano dunque a essere al centro dell’attenzione, come non mancano di sottolineare i candidati repubblicani Mitt Romney e Newt Gingrich, che spesso hanno accusato Obama di essere più tenero con i nemici che con l’alleato israeliano.

Andrea Marinelli