Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 9/9/2011, 9 settembre 2011
Tags : Anno 1901. Raggruppati per paesi. Francia
IL FATTO DI IERI - 9 SETTEMBRE 1901
Il mondo dei postriboli, dei café-chantant a luci rosse, delle notti parigine popolate da dandy e nottambuli viziosi a caccia di giochi equivoci. Volti, corpi, primi piani sfacciati ripresi con tratto caricaturale, in cui gli sfondi si perdono in dissolvenza. L’universo pittorico di Toulouse Lautrec, il più maudit dei pittori della Belle Epoque, è lì, raccolto attorno all’esprit della fin de siècle, con i suoi splendori e i suoi eccessi. In un incrocio simbiotico tra arte e vita, Lautrec, nano deforme dopo una duplice caduta da cavallo, trasferirà nelle sue “furie”, definizione dei suoi assalti creativi, tutta la sua sensualità repressa, interpretando come nessuno l’erotismo gioioso e a volte sguaiato delle vedette dei locali notturni, da lui frequentati, assieme ai bordelli, come abitudine quotidiana. Sotto la sua pennellata veloce e nervosa sfileranno i divi-cult del Moulin Rouge e del Divan Japonais ,come la Goulue, Yvette Guilbert, Valentin le disossé. Silhouette volteggianti in un trionfo di luce, di rossi, blu, viola, riprese anche nelle celebri affiches, capolavori di una réclame ancora acerba. Alcolizzato, sifilitico, afflitto da orribili allucinazioni, morirà a 37 anni, il 9 settembre 1901.