G.F.Q., La Stampa 14/6/2011, 14 giugno 2011
PLASTICA VERDE, UN’ECCELLENZA ITALIANA
Il tempio della «plastica verde» abita qui, nella Novara circondata da risaie e campi di mais. Ed è proprio dal granoturco che un gruppo di ricercatori guidati da una donna-manager, Catia Bastioli, ha ricavato il Mater-Bi, la materia prima che deriva dall’amido di mais ed è alla base delle plastiche biodegradabili. Un’eccellenza che quest’anno fatturerà 200 milioni di euro e dà concretezza all’ambizioso progetto della «Chimica vivente per la qualità della vita», con numerose applicazioni: i sacchetti biodegradabili per la raccolta dei rifiuti, le stoviglie monouso, nanoparticelle per il rinforzo di pneumatici, che consentono di risparmiare carburante e diminuire le emissioni di gas effetto serra. Il «cervello» pulsa a Novara in stretto collegamento con il centro di produzione, la bioraffineria di Terni, dove è stato promosso un circolo virtuoso con il territorio, attraverso il coinvolgimento dell’imprenditoria agricola umbra che fornisce la materia prima (mais e oleaginose). Analogo modello sarà replicato a Porto Torres, in partnership con Eni: un Polo Verde da 1,2 miliardi di euro.