IRMA D’ARIA, repubblica.it 30/8/2010, 30 agosto 2010
Dall’amata spiaggia all’odiato ufficio Dieci mosse per battere lo stress da rientro - Umore nero, ansia, spossatezza e malinconia, ma anche mal di testa, digestione difficile e dolori muscolari
Dall’amata spiaggia all’odiato ufficio Dieci mosse per battere lo stress da rientro - Umore nero, ansia, spossatezza e malinconia, ma anche mal di testa, digestione difficile e dolori muscolari. Colpa dello stress da rientro, causato dal passaggio dal clima di relax, tipico della vacanza, ai ritmi serrati della vita quotidiana. Una condizione che viene definita dal punto di vista medico "Post-Vacation Blues", ovvero sindrome da rientro, un problema per quasi 6 milioni di italiani. I consigli del professor Stefano Pallanti, direttore scientifico dell’Istituto di Neuroscienze di Firenze, per un ritorno in città sereno lontano da ogni turbamento. Pausa di riflessione - Riabituarsi al ritmo lavorativo è solo una questione di cervello: prima di rituffarsi nel tran tran quotidiano è importante concedersi un momento di riflessione, specie se le vacanze sono state molto frenetiche. Non dobbiamo considerare l’estate un capitolo chiuso, ma un’esperienza che ci ha arricchiti e che ci consente di riaprire un nuovo capitolo di vita con energie rinnovate. Per quanto riguarda la gradualità dei ritmi, è un fatto molto soggettivo: se uscire prima dall’ufficio ci crea un accumulo di lavoro per i giorni successivi, serve a ben poco perché invece di aiutarci nella ripresa produce ansia. Mental fitness - Fino a qualche anno fa si pensava che lo stress e la depressione fossero una sorta di destino inevitabile determinato geneticamente. La grande novità è che la mente, proprio come i muscoli del corpo, si può allenare per combattere lo stress. Se ci si “attrezza” è possibile rendere il sistema nervoso più forte e capace di reagire anche ai cambiamenti più stressanti. Come? Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la meditazione è di grande aiuto per combattere lo stress e persino per aumentare la materia grigia. Non deve trattarsi necessariamente di quella religiosa o filosofica: basta semplicemente ritagliarsi degli spazi di riflessione e di silenzio per dare all’umore lo sprint giusto che serve per la ripresa. Può essere d’aiuto anche ricordare i momenti più belli delle nostre vacanze. Scrivere un diario dell’estate aiuta a “fissare” le esperienze a patto che non sia un racconto delle cronache estive, ma un occasione per esprimere le proprie emozioni e guardarsi dentro Movimento - Spesso le vacanze sono un’opportunità per ritagliarsi dello spazio da dedicare alla cura di sé. Rispetto alla vita sedentaria dell’ufficio, in estate ci si muove di più sia a mare che in montagna o in viaggio. Un movimento che risulta benefico non soltanto per la forma fisica, ma anche per il nostro umore. Ecco perché dovremmo evitare di ripiombare sulla sedia dietro la scrivania abbandonando del tutto il movimento. Fare tre volte a settimana un allenamento aerobico di almeno un’ora aiuta anche il cervello e rende il sistema nervoso più resistente Aromaterapia per ritrovare l’energia - Anche se non ci sono ancora delle chiare evidenze scientifiche, secondo alcuni esperti di aromaterapia gli oli essenziali possono aiutare a combattere lo stress da rientro. In particolare, l’essenza di rosmarino regala una carica di energia positiva. Se, invece, abbiamo bisogno di sciogliere gli stati d’ansia, ricorriamo all’olio di rosa. Possiamo usarli al mattino sul guanto-doccia per prepararci meglio alla giornata di lavoro oppure direttamente in ufficio con i diffusori d’ambiente La musica anti-stress - Che sia ascoltare la propria canzone preferita oppure farsi praticare un massaggio sonoro con le campane tibetane, la musica è fondamentale per il nostro umore e per alleviare quella sensazione di tristezza e malinconia che ci prende alla fine delle vacanze. Numerosi studi dimostrano come la musica sia un ottimo strumento per migliorare l’umore e tenere sotto controllo lo stato d’animo tanto che all’ospedale St. Agnes di Baltimora è stata usata la musica in unità di cura intensiva. Ne è emerso che mezz’ora di musica produce lo stesso effetto di dieci milligrammi di Valium. Tra gli autori più “indicati” Bach e Mozart le cui composizioni musicali hanno una costruzione sinfonica con capacità evocative molto elevate La dieta per la mente - Per rientrare al lavoro in modo brillante e in forma, è importante nutrire bene il cervello con un occhio alle calorie. Il cervello ha bisogno innanzitutto di zucchero per l’attivazione dei neurotrasmettitori. Dunque, nella dieta non possono mancare i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali), ma senza esagerare per evitare innalzamenti della glicemia. Sono importanti anche gli Omega 3 e 6 che proteggono l’apparato cardiocircolatorio e hanno un potere antiossidante; le proteine e le vitamine, specie quelle del gruppo B coinvolte nella produzione di energia e nella sintesi dei neurotrasmettitori. E per un aiuto in più all’umore, facciamo il pieno di melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva. Secondo alcune ricerche, la melatonina contenuta nelle uve rosse potrebbe aiutare a regolare i ritmi circadiani, cioè il ritmo sonno-veglia La risata - Il suo effetto terapeutico è enorme perché stimola la produzione di beta-endorfine e potenzia il sistema immunitario. Mentre in vacanza si hanno maggiori occasioni per ridere, quando si torna alla routine lavorativa il sorriso spesso resta a casa. E, invece, dovremmo ridere tutti di più, anche in ufficio perché è stato dimostrato che aumenta la produttività e riduce l’assenteismo. La risata serve anche quando non è spontanea perché basta la semplice evocazione di sentimenti o situazioni positive per stimolare la crescita neuronale Pause frequenti - È importante fare una pausa di almeno 15 minuti ogni due ore per sgranchirci le gambe, riattivare la circolazione e staccare temporaneamente la spina. Se la nostra è una pausa caffè al bar, allora saliamo e scendiamo le scale a piedi così manteniamo in forma muscoli delle gambe e cuore. Possiamo usare la pausa anche per fare semplici esercizi per il collo. Basta chiudere gli occhi, fare una lenta circonduzione del capo a destra e a sinistra e poi respirare profondamente. I muscoli di collo e spalle saranno più rilassati e lo saremo anche noi I colori dell’allegria - Negli uffici, ma anche nelle scuole e in tutti i luoghi di concentrazione, i bioarchitetti consigliano il giallo che favorisce le funzioni mentali riducendo la sonnolenza. Ottimi anche l’azzurro, il verde e il blu che sono rilassanti. Non potendo pretendere di ritinteggiare le pareti dell’ufficio, possiamo rimediare circondandoci di fiori, vasi e altri oggetti in tinta come il tappetino mouse o un vaso di fiori colorati Lo stress dei bambini -Anche loro subiscono le conseguenze del rientro dalle vacanze. Per loro spesso si tratta di una pausa più lunga rispetto agli adulti. Con la chiusura delle scuole a metà giugno, le loro vacanze iniziano presto e durano fino a metà settembre: un tempo sufficientemente lungo per prendere nuove abitudini e rendere più stressante il ritorno tra i banchi di scuola. Ecco perché la gradualità per la ripresa di tutte le attività dei nostri figli è fondamnetale. I bambini vivono di routine e abitudini, perciò prima di farli ripiombare nel turbinio delle varie attività (scolastiche, sportive, sociali, ecc.), diamogli il tempo necessario per staccarsi dalla vacanza anche in termini emotivi