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 2011  giugno 26 Domenica calendario

Ecco come si naviga sugli yacht dei miliardari - Spediscono fidati 007 nei cantieri navali più prestigiosi del mondo

Ecco come si naviga sugli yacht dei miliardari - Spediscono fidati 007 nei cantieri navali più prestigiosi del mondo. Si fingono clienti e rubano con microcamere sofisticate i progetti del rivale per una folle sfida all’ultimo metro.Meglio,all’ultimo pie­de. Cosicché ogni anno qual­cuno perde il primato e qual­cun altro rilancia: «Ce l’ho io quello più lungo...». Parlia­mo di yacht, ovviamente. Tut­tavia, dal 2010, anno del varo, il record è saldamente nelle mani del russo di Londra, Ro­man Abramovich, con il suo Eclipse di 170 metri, costrui­to dai cantieri Blohm & Voss di Amburgo e costato circa 500 milioni di dollari. Poi qualcuno cade anche in disgrazia, magari si trova nelle patrie galere per scont­a­re una condanna a 150 anni... E così il suo giocattolo preferi­to, oggi all’àncora ad Anti­bes, va a finire all’asta a Mon­tecarlo per 4,3 milioni di dol­lari (un affare!). Parliamo del «Bull» (toro), lo yacht super­veloce di Bernard Madoff, 27 metri, varato nel 2007 dai Cantieri Arno di Pisa appena un anno e mezzo prima che scoppiasse lo scandalo dello «schema Ponzi». Ma, dice la brochure di Wyles Hardy & Co (il venditore), «è fresco di manutenzione, solo 350 ore di navigazione». Già, il Toro, simbolo del rialzo dei listini, la più grande passione di Ma­doff. Manco a dirlo, «Bull» è iscritto al registro navale di George Town, nel paradiso fi­scale delle Cayman. Da non credere la «visita» a bordo di Eclipse, sempre a passeggio tra San Pietrobur­go e la Costa Azzurra e vice­versa. Il boss arriva dal cielo, all’improvviso, e ammara su una delle due piste per elicot­teri. Per la cronaca il patron del Chelsea possiede anche Pelorus: altri 115 metri sem­pre made in Germany . Con Eclipse, il magnate russo ha messo in ombra il Rising Sun (138 metri) di Larry Ellison, amministratore delegato di Oracle. Solo il Dubai del pre­mier degli Emirati, Sheik Mohammed, regge ancora il confronto dal basso... dei suoi 162 metri. Salendo da poppa si nota subito il parco-moto d’ac­qua: una ventina! Poi una pi­scina con Havana bar, una sa­la cinematografica, bibliote­ca, ristorante, giardino priva­to e ampia suite padronale. Oltre ai 9 ponti e a 5 possibili uscite, Eclipse ha una via di fuga segreta dal fondo dello scafo con un piccolo sommer­gibile. Più due chicche: un so­fisticato sistema antimissile e uno scudo laser per oscurare le telecamere dei paparazzi. Che dire di Al Salamah, il 140 metri del Sultano Abdul Aziz, ministro della Difesa saudita? Tremila metri qua­drati di ponti (8) in teak, un equipaggio di 96 persone, 82 camere. Ovviamente elicotte­ro, mini ospedale, vasche idromassaggio a piacere, pi­s­cine e una particolare coper­ta in vetro trasparente. Si par­la addirittura di una scalinata in oro massiccio... Sotto quota... troviamo At­lantis II, «solo» 115 metri, del defunto Stavros Niarchos, storico rivale di Onassis. Co­struito nel 1981, la famiglia lo fa stazionare solitamente a porto Hercule (Montecarlo). Malinconico il declino, in­vece, di El Horriya, 146 metri, una nave del 1872, completa­mente restaurata nel 1950: era il panfilo presidenziale del deposto Moubarak.