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 2011  giugno 26 Domenica calendario

RICCARDO TOTO PUNTA A RILEVARE LIVINGSTON

Riccardo Toto, figlio del fondatore di Air One, Carlo Toto, intende presentare attraverso una sua personale società un’offerta d’acquisto del 100% di Livingston. La compagnia aerea charter è in amministrazione straordinaria per insolvenza, l’Enac le ha sospeso la licenza il 10 ottobre 2010, circa 400 dipendenti sono in cassa integrazione.

L’offerta è pronta, ma non è ancora stata inviata al commissario straordinario, Daniele Discepolo, già informato dell’interese di Toto. Se verrà ufficializzata, potrebbe provocare un’offensiva legale dell’Alitalia Cai guidata da Rocco Sabelli, che avrebbe manifestato la sua contrarietà anche in ambienti governativi, secondo indiscrezioni, dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani fino al sottosegretario Gianni Letta. Sabelli considera quest’ipotesi «un paradosso non comprensibile» per il ruolo di Carlo Toto, che è nel consiglio e comitato esecutivo di Alitalia. La compagnia la interpreta come forma di concorrenza da parte di Toto, che ha ceduto Air One a Cai il 31 dicembre 2008, stipulando un patto di non concorrenza per cinque anni, dunque fino a tutto il 2013.

C’è il rischio di scontro tra Toto e Alitalia, di cui è il costruttore è socio con il 5,31%, acquisito reinvestendo 60 milioni dei 454,9 milioni incassati con la vendita di Air One (oltre a 600 milioni di debiti finanziari trasferiti). Ma i rapporti tra Toto e la compagnia presieduta da Roberto Colaninno si sono già raffreddati.

Riccardo Toto, 31 anni, ha confermato al Sole 24 Ore «l’intenzione di presentare un’offerta per il 100% di Livingston con una società personale». Sia Toto sia Alitalia hanno acquisito pareri legali sulla portata del patto di non concorrenza. E i pareri sono discordanti, soprattutto per lo stretto vincolo di parentela tra Riccardo e il padre Carlo, firmatario del patto.

Secondo quanto appreso dal Sole 24 Ore, il testo dell’impegno di non concorrenza del 2008 dice che «Toto Spa e Carlo Toto si impegnano, per un periodo di cinque anni dalla data del closing, nell’ambito territoriale italiano, a non svolgere, né direttamente, sotto qualsiasi forma, attività di trasporto aereo passeggeri di linea che siano in concorrenza diretta con l’attività esercitata da Cai, e a non mettere, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, le proprie conoscenze a disposizione di un concorrente di Cai (...)».

Per comprare Livingston Riccardo Toto ha costituito il 15 giugno una società controllata al 100%, la Rt Srl, 10mila euro di capitale, sede a Roma, via dei Gracchi 123. Il giovane non ha ruoli nella Toto Costruzioni generali Spa, la società del padre che è l’azionista di Alitalia, mentre ha incarichi in Ap Fleet, la società irlandese (controllata da Toto Costruzioni) che ha un contrattone con Cai per la fornitura di aerei Airbus in leasing.

L’intenzione di Toto junior è riprendere l’attività del vettore charter, con l’assorbimento di quasi tutti i dipendenti, da Malpensa. Il progetto piace a Sea e alla Lega Nord. Secondo il piano industriale, i voli ricomincerebbero nell’ultimo trimestre di quest’anno, con due Airbus A 330 per il lungo raggio, utilizzando i diritti di traffico extracomunitario derivanti da accordi bilaterali in portafoglio alla compagnia, in particolare per Cuba, Messico, Repubblica Dominicana, Brasile e Kenya. Dall’anno prossimo il piano prevede l’espansione con quattro A 320 per voli a medio raggio, nel Mediterraneo e Azzorre, fino a 13 jet nel 2013 (3 A 330 e 8 A 320). Una flotta targata Airbus, benché il figlio del fondatore di Air One valuti anche l’impiego di jet Boeing. Per questo il 21 giugno è arrivato al salone di Le Bourget con un jet Falcon 2000, uno dei quattro velivoli di Air One Executive, la compagnia di voli privati rimasta alla famiglia di Chieti dopo la cessione di Air One.

Toto e i suoi consulenti ritengono che non vi siano ostacoli legali perché il patto di non concorrenza riguarda voli di linea (non i charter di Livingston) e non si estende ai figli del firmatario. Alitalia invece valuterebbe di intentare una causa per danni. Ma il vero scontro è sull’ipotesi, quasi una certezza, che a fine 2013 Toto sarebbe pronto a operare immediatamente anche nei voli di linea sferrando l’attacco frontale alla Cai. Fumo negli occhi per Sabelli e Colaninno.