Bianca Carretto, Corriere della Sera 26/6/2011, 26 giugno 2011
LA 500 SI ALLARGA. DIVENTA PLUS O MEGA
E’ iniziata la corsa per scoprire come si chiamerà la nuova monovolume compatta della Fiat, in arrivo per l’anno prossimo. Su diversi siti è stata data un’anticipazione del suo nome in codice, trasformando la sigla «L0» , con cui è stato battezzato il progetto, in lettere, cioè Ellezero. In una recente presentazione a Londra, tra management Fiat ed analisti finanziari, nel dossier, il modello era in effetti definito New Fiat Ellezero, inoltre è stato depositato un portale di internet "www. fiatellezero. com", destinato solamente ad avvicinare il pubblico, con anticipo, a questa vettura, come già avvenuto per la 500. Da qui sono partite le supposizioni, innescando l’equivoco e la commedia degli errori. La monovolume non sarà sicuramente definita così, verrà aggiunta una parola chiave al logo 500, per cui potrà essere 500multipla, 500mega, 500giardiniera, 500plus, 500x5, 500x7, tutti nomi che dovrebbero dunque ruotare sulla vettura che è arrivata a 700mila unità vendute e che rappresenta, in assoluto, dopo lo sbarco in America, la bandiera del marchio italiano. La sigla data al progetto non ha voluto essere altro che simbolo di un prodotto che uscirà dagli schemi classici in cui finora sono state relegate le auto. «L0» appartiene ad un segmento che non esiste -l’identica strategia inaugurata dalla Freemont -allarga la famiglia della 500 con cui avrà delle affinità stilistiche, la stessa faccia simpatica, accattivante, con gli occhi dolci e rotondi, nascerà nello stabilimento serbo di Kragujevac, offrirà cinque o sette posti. Lunga meno di 4,5 metri, basata sulla piattaforma della Grande Punto. Ricordate la prima rivoluzionaria monovolume derivata dalla 600? La nuova auto, rimpiazza, in un solo colpo, l’Idea e la Multipla, uscite di produzione. Si dice che potrebbe essere esportata in Usa, dovrà confrontarsi, in Europa, in un mercato affollato in cui, da tempo, sono presenti fenomeni come la Citroen C4 Picasso, la Ford C-Max, la Renault Scenic e la Opel Zafira. Bianca Carretto