Corriere.it 22/6/2011, 22 giugno 2011
Rocco Siffredi da ragazzino, «vittima della fantasia repressa» di un giovane prete. «Abitava vicino a casa nostra e appena mia madre usciva mi faceva salire nel suo appartamento per mostrarmi i giornaletti porno
Rocco Siffredi da ragazzino, «vittima della fantasia repressa» di un giovane prete. «Abitava vicino a casa nostra e appena mia madre usciva mi faceva salire nel suo appartamento per mostrarmi i giornaletti porno. Quando stavo per eccitarmi faceva finta di uscire dalla stanza. Ma poi restava sulla porta a guardare».