Roberto Scafuri, il Giornale 21/6/2011, 21 giugno 2011
Massimo D’Alema nell’estate del 1968 andò a Praga, insieme a un amico, a bordo di una Cinquecento: E mi ritrovai lì il giorno in cui vi entravano i carri armati sovietici
Massimo D’Alema nell’estate del 1968 andò a Praga, insieme a un amico, a bordo di una Cinquecento: E mi ritrovai lì il giorno in cui vi entravano i carri armati sovietici. E ricordo lo choc». Scese in piazza per protestare: «Disegnai con un gessetto una svastica su un carro armato del patto di Varsavia»: «Credo di aver pianto (per il dolore che mi aveva dato l’Armata Rossa, pensa tu) per due giorni. È stato uno dei più grandi dolori della mia vita. Fu un tale choc che mi produsse un dolore enorme (mi risollevai, diciamo, dopo aver visto il comunicato del Pci)».