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 2011  giugno 26 Domenica calendario

delitto a baggio. il corpo del ragazzo abbandonato a rho, vicino a un cassonetto. Uccide l’amico e la sorella, sua «ex»

delitto a baggio. il corpo del ragazzo abbandonato a rho, vicino a un cassonetto. Uccide l’amico e la sorella, sua «ex». I corpi dei due sono stati trovati venerdì mattina 24 6 11 Riccardo Bianchi, 21 anni, studente in un istituto tecnico Ilaria Palummieri, 21 anni, cameriera in un pub del centro Gianluca Palummieri, 20 anni, impiegato in una compagnia di assicurazioni Riccardo e Gianluca sarebbero usciti insieme per recarsi in locali nella zona delle Colonne di San Lorenzo. L’agghiacciante vicenda sembra essere molto complicata e c’è il sospetto che il ragazzo possa essere stato aiutato da qualcuno a trasportare il corpo. Sotto sequestro anche l’auto: aveva il bagagliaio completamente imbrattato di sangue ed era posteggiata sotto l’abitazione di via Pompeo Marchesi a Milano, dove il giovane abita con i genitori Fino a sei anni fa circa Ilaria e Gianluca vivevano fuori Milano con i genitori, separati in casa, per poi trasferirsi in un appartamento di via delle Acacie, non lontano da via Gozzoli. Dopo la morte della mamma, avvenuta un anno fa, erano rimasti per qualche mese con il padre, ma con lui i contrasti erano frequenti. Tre mesi fa circa si erano trasferiti in affitto nel trilocale al quinto piano di via Gozzoli 160. «Pur di trasferirsi e vivere insieme, Ilaria e Gianluca avevano abbandonato gli studi e iniziato a lavorare», racconta ancora l’amica Valentina. «Andavo avanti e indietro» ha detto Bianchi. Camminava e camminava per la stanza dell’orrore. Se Ilaria ha urlato, com’è probabile, una frase è rimasta impressa a un vicino di casa. «Tu sei peggio di mio padre». I fratelli hanno perso la mamma un anno fa e avevano deciso di separarsi dal padre, che ieri mattina si è presentato nel cortile del complesso residenziale dei Bianchi. Urlava, bestemmiava. «Rivoglio i miei figli, assassini». Un residente del palazzo, in realtà una palazzina con quattordici famiglie, l’ha spinto via rimediando «una testata». corriere.it