Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 25 Sabato calendario

BOSCHETTO Ignazio

BOSCHETTO Ignazio Bologna 4 ottobre 1994. Tenore. Si esibisce in trio con Gianluca Ginoble e Piero Barone, gruppo vocale “Il Volo” lanciato dallo show di Antonella Clerici Ti lascio una canzone • «[...] sono diventati tre star. Ormai popolarissimi si sono esibiti al talent show American Idol quindi al Tonight Show di Jay Leno [...] il loro album di debutto, al primo giorno di uscita, è entrato al decimo posto della classifica dei cd più venduti degli Usa. Solo Andrea Bocelli e Domenico Modugno erano riusciti nell’impresa [...]» (“la Repubblica” 27/5/2011) • «[...] primi “talenti” italiani a firmare un contratto pluriennale con una major discografica americana, la Universal [...] Il successo istantaneo dei Tre Tenorini è frutto di una strategia mediatica molto efficace. Hanno cantato “’O sole mio” come ospiti del talent show American Idol, salutati da un tripudio di applausi e standing ovation. Poi sono passati dai talk show di Jay Leno ed Ellen deGeneres, e Good Morning America della Fox. E già schiere di adolescenti in delirio li aspettano fuori dagli studi come fossero i Jonas Brothers. I Tre Tenorini hanno registrato il loro album tra Londra e Los Angeles, accompagnati dalla London Symphony Orchestra sotto l’attenta guida del produttore musicale Humberto Gatica (vincitore di 16 premi Grammy come produttore di Michael Jackson, Celine Dion e Andrea Bocelli), e di un manager di solida esperienza come Michele Torpedine (che cura Bocelli). Nel sorprendente successo americano del trio c’è però la mano di Tony Renis, che, dopo averli sentiti cantare a Rai International nel programma “Ti lascio una canzone”, li portò da David Geffen e ottenne un contratto con la Universal. “Ci esibivamo già insieme da qualche anno, ma senza grandi risultati” dice Ginoble “Dopo ‘Ti lascio una canzone’ è successo tutto all’improvviso” [...] Parlando della loro musica conservano un certo senso della misura. “Noi non cantiamo l’opera [...] saremmo presuntuosi solo a dirlo. L’opera alla nostra età si studia e basta. Il nostro genere è pop lirica”. Hanno tutti iniziato a cantare grazie ai loro nonni, musicisti. Tutti e tre dicono di non aver sognato altro che diventare cantanti. [...]» (Silvia Bizio, “la Repubblica” 30/5/2011).