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 2011  giugno 25 Sabato calendario

BOND “SPECIALI” CONTRO IL DEFAULT

Banche e funzionari dei ministeri delle Finanze europei stanno discutendo una proposta per sostituire (rollover) il debito greco esistente con un diverso tipo di bond per aggirare il possibile giudizio di default delle agenzie di rating. Lo hanno rivelato due funzionari di banche europee.

La proposta prevede una sostituzione volontaria del debito in titoli di credito diversi e non confrontabili per composizione così da evitare che le agenzie declassino la Grecia da CCC a D, cioè default.

«Solo una composizione completamente diversa delle obbligazioni potrebbe portare a vedere la ristrutturazione come volontaria e a non considerare insolvente la Grecia da parte delle agenzie di rating», ha spiegato un banchiere di alto livello.

Banche, assicurazioni e funzionari dei ministeri delle Finanze degli Stati europei hanno tenuto numerosi incontri questa settimana (ma il tema si discute da mesi) per cercare una soluzione al debito sovrano della Grecia. Una fonte di un istituto di credito tedesco ha detto che le banche stavano ancora esaminando una varietà di proposte e che non avrebbero accettato di impegnarsi in qualsiasi accordo di rinnovo senza un preciso segnale delle agenzie che non lo avrebbero giudicato come un default.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto che le banche e le compagnie di assicurazione francesi sono disposte a partecipare ad un rinnovo volontario del debito greco.

Anche ai creditori privati tedeschi è stato chiesto dal loro ministro delle Finanze di presentare i dati sulla loro esposizione greca e le loro intenzioni a rinnovare il debito entro l’inizio della prossima settimana. I Governi dell’Eurozona hanno elaborato un secondo piano di salvataggio per la Grecia che coprirebbe il periodo dal 2011 al 2014 e potrebbe ammontare a 120 miliardi di euro di euro di cui fino a 30 miliardi di euro a carico del settore privato.

Germania e Francia, insieme con le banche greche (50 miliardi), sono tra i più grandi detentori di debito pubblico greco e quindi le più esposte al default. Ultimamente c’è stato un aumento della pressione politica in Paesi come Germania, Finlandia e Olanda (tutti Paesi a tripla AAA) perché le banche condividano il fardello di un nuovo pacchetto di aiuti, dopo che i contribuenti hanno sborsato tutto il denaro del precedente piano.

Anche le banche greche parteciperebbero al rinnovo dei bond ellenici a breve termine, ha reso noto una fonte interna alla banca franco-belga Dexia, gruppo che detiene 5,4 miliardi di euro di esposizione verso i bond di Atene e che parteciperebbe al rollover.

Resta la contrarietà della Bce. Coinvolgere il settore privato nel piano di aiuti alla Grecia può portare a «una situazione rischiosa» che potrebbe provocare «una fase drammatica della crisi», ha dichiarato il capo economista della Bce, Jurgen Stark, in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Se le agenzie di rating dovessero interpretare il rollover come un cambiamento del contratto iniziale suscettibile di provocare il mancato rimborso delle somme dovute, potrebbero dichiarare Atene insolvente» ha concluso Stark.