Federico Fubini, Corriere della Sera 23/06/2011, 23 giugno 2011
SE I CREDITORI TEDESCHI CHIEDONO GARANZIE AI GRECI
Il governo tedesco ha scritto a un certo numero di banchieri e grandi assicuratori: «Gli obbligazionisti dovrebbero svolgere un ruolo nell’ evitare un’ insolvenza della Grecia - si legge -. La invitiamo a un incontro per discutere le opzioni per offrire un contributo concreto». È iniziata l’ operazione sulle banche perché accettino, «volontariamente», di rinnovare i loro prestiti alla Grecia anziché cercare di incassare il capitale alle scadenze. Commerzbank è esposta per 2,9 miliardi su Atene, Deutsche Bank per 1,6 miliardi e in tutto i crediti degli istituti tedeschi sono almeno di 20 miliardi. Vista la posta in gioco, non stupisce dunque la loro risposta. Tutti sono disposti a rinnovare i crediti alla Grecia, ma a un patto: che esistano garanzie. Come? Atene può raccogliere i suoi attivi di valore (porti, aeroporti, ferrovie ed altro) in un veicolo speciale fuori dal bilancio e cercare di venderli. Ma, in caso contrario, le banche tedesche potrebbero diventarne proprietarie pro-quota in caso di insolvenza sui loro (nuovi) prestiti.
Federico Fubini