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 2011  giugno 23 Giovedì calendario

CLOONEY-CANALIS, COPPIA FINITA (MA FORSE NON ERA MAI NATA) - E

alla fine Elisabetta Canalis e George Clooney si lasciarono: una favola mediatica nata due anni fa e sempre consumata sotto i riflettori, mediaticamente finisce, con un comunicato che arriva da Londra dove lui sta girando Gravity con Sandra Bullock: «Non stiamo più insieme. È molto difficile e molto personale, per questo speriamo che venga rispettata la nostra privacy». Pio desiderio espresso in zona Cesarini e che di sicuro non sarà esaudito: altro che privacy, a un minuto dall’ annuncio i siti si erano già scatenati a riporsi la domanda fatale, fu vero amore o contratto mediatico?, e a rifare illazioni sulla presunta e mascherata gaiezza di lui e sulla manifesta incapacità di lei a riuscire simpatica agli amici americani di lui. Come chiedere discrezione sui Cloonalis, neologismo coniato ad imitazione dei Brangelina (Brad Pitt e Angelina Jolie), coppia mediatica a suo modo aspirazionale che ha fatto sognare, interrogare, sospettare, appassionare e discutere il pubblico internazionale? Lui, dotato di fascino non solo cinematografico, caso non comune di attore pensante, ma sempre teso a dare dimostrazioni di machismo che l’ hanno portato nel tempo a collezionare un numero imprecisato di fidanzate presto dimenticate. Lei, caparbia fanciulla sarda giustamente ambiziosa che ha rivalutato nel mondo la categoria di velina italica assurgendo a una notorietà che le ha fruttato il palcoscenico di Sanremo e altre occasioni perlopiù sprecate, come la comparsata un po’ ingessata alla «Notte degli chef» di Alfonso Signorini, dove è stata sostituita dall’ eterna rivale Belen (ma la produzione sta lavorando a un happy end catodico, con le due insieme nell’ ultima puntata di giovedì prossimo). Ora lei invoca solidarietà almeno dalle donne e racconta alle amiche che soffre e vorrebbe comprensione «perché un sentimento è finito», e che insomma sarebbe dispiaciuta ancora di più se si dubitasse che, almeno fin quando è durata, favola fu. Una favola esplosa sui tornanti a ridosso di Laglio, sul lago di Como, dove scorrazzavano abbracciati sull’ Harley-Davidson di lui, opportunamente entrambi equipaggiati (nelle foto «rubate») di giubbotti Belstaff dell’ amico Manuele Malenotti che - si disse - era stato il loro Cupido. E per l’ intera estate 2009 i Cloonalis venivano inseguiti dai media, celebrati sulla copertina di Paris Match come «Coppia glamour dell’ anno», raccontati sul settimanale Chi in uno speciale di oltre venti pagine da Federico Moccia, il re mida del discorso amoroso anni 2000: «Clooney centauro d’ amore. Un moderno cavallo bianco potente e temerario per rapire lei, la sua principessa ballerina, che si lascia portar via». Ma l’ apoteosi di quell’ amore era stata al Festival di Venezia di quell’ anno, monitorizzato fin dall’ arrivo della coppia in aeroporto dove la troupe di Studio aperto era riuscita a nascondere una telecamera sotto il carrello dei tramezzini di Benvenuto, per dar prova al mondo dell’ avvenuto sbarco dei Cloonalis. Poi fu subito «Clooney Watching» per scrutare l’ intimità di quello strano amore nascente, barche cariche di vip anche loro curiosi partivano dall’ Excelsior verso il Cipriani alla Giudecca, dove George alloggia sempre a Venezia e dove è amico di tutti i camerieri con cui discute di vini e di cocktail, ne ha inventato pure uno, «Buona notte» a base di vodka, lime, zenzero e ribes rosso. Li guardavano ballare il merengue e ascoltare Corazon espinado di Carlos Santana, affettuosi e complici, mentre si cercavano le mani e si sussurravano all’ orecchio. Alle undici salivano in camera o meglio sparivano alla vista, allontanandosi nel corridoio, protetti da tre guardie del corpo. Poi, dopo molti altri tappeti rossi, proprio quando sembravano stabilizzati, con lui quasi addomesticato che andava in Sardegna dai parenti di lei, lei un po’ meno imbronciata del solito fra gli amici di lui, di nuovo i rumors: un mese fa lei sola a Cannes sulla barca di Cavalli e ancora sola a fine maggio al matrimonio dell’ amica velina/alter ego Maddalena Corvaglia. E pochi giorni fa a tavola a Como ancora moine, mentre si consumava l’ ultima lite. Per questo, ora che la favola breve è finita, difficile dire se sia stato amore vero o solo verosimile, e ben interpretato. È il rischio che corre qualsiasi relazione amorosa nell’ era della sovra-esposizione ai media: alla fine del Festival di Venezia 2009 che li vide trionfare con la loro telenovela, un signore che sembrava saperla lunga, aveva fatto il suo vaticinio: «È tutto concordato come da contratto, fra qualche mese si sposeranno, durerà un anno e mezzo, poi finirà». Tutto avvenuto, eccetto il matrimonio. Quell’ emozione ce l’ hanno risparmiata.
Maria Luisa Agnese