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 2011  giugno 24 Venerdì calendario

IL FATTO DI IERI - 24 GIUGNO 1911 - A

Balcarce, nella humida Pampa, dove era nato il 24 giugno 1911, la posta gli arrivava così , “Juan Manuel Fangio – Argentina”. Non c’era bisogno di indirizzo per scrivere al “pentacampeao” della F1, il fuoriclasse che si era fatto le ossa prima sugli sterrati di casa e poi sulla Ruta Dos, “la carretera de la muerte”, tra Buenos Aires e Mar de la Plata. Ragazzo di bottega in un’officina di trattori, pilota in erba nelle maratone tra le Ande, Juan entra nel mondo delle corse nel ’47, quando il circo europeo delle auto sbarca a Buenos Aires. Ancora un anno e poi il debutto in monoposto Maserati, affidata da Peron in persona al talento di casa. Il resto è storia e leggenda. Record di 5 Mondiali, dal ’51 al ’57 su bolidi di ogni genere, Alfa Romeo, Mercedes, Ferrari, e una media di vittorie da brivido. Una gara su due. Guida elegante ed essenziale, El Cheuco, gentiluomo in pista e nella vita, appagato e ormai 47enne, lascerà le corse da signore vincente, rifiutando poi le lusinghe della politica. “Mi ritiro prima che la Formula 1 diventi per me un lavoro” aveva detto alla vigilia dell’ultima, mitica vittoria al Nurburgring. Alla sua morte, i giornali di casa titolarono, “Manuel, da qui all’eternità”.