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 2011  giugno 24 Venerdì calendario

PREMIATA FOCACCERIA FELTRINELLI

Arriva il Feltrinelli food. A partire dal prossimo autunno, nelle librerie rosse di tutt’Italia potrete mangiare il cibo di Camilleri, arancine, piadine, focacce, ma anche insalate di pasta e caponate. E molte altre variazioni sul tema, che magari intrecceranno cucina cosmopolita e locale. È quello che prevede l’accordo, siglato alla fine di febbraio, tra il gruppo Feltrinelli e l’Antica Focacceria San Francesco, un gruppo di ristorazione siciliano fondato nel lontano 1834. Una fusione che darà ad un brand tutto nuovo, specifico per le librerie, sostituendo le anonime caffetterie.
QUELLA DI ASSOCIARE
cultura e cibo non è un’idea nuova. La libreria Coop Ambasciatori di Bologna, che ha riaperto i battenti due anni e mezzo fa, ha già diviso i suoi tre piani a metà; da una parte, libri; dall’altra, bar, ristorante, osteria. Con cibi forniti da Eataly , un marchio legato a Slow Food. Ma con la trasformazione di decine di librerie Feltrinelli sparse nel paese (sono i punti vendita sono 104, di cui 30 saranno coinvolti nel progetto), una tendenza si fa sempre più chiara. Quella che trasforma le librerie in dei posti dove, oltre a curiosare tra gli scaffali, si possano vivere esperienze diverse. Che producono, anche, nuovi fattura-ti. “Le librerie stanno diventando sempre più luoghi di incontro, che si prestano benissimo a offrire spazi di vivacità nuovi, come ad esempio spettacoli in orari inediti, anche dopo cena – spiega Stefano Sardo, Direttore generale di Librerie Feltrinelli – Così, diventano spazi sempre più multi-culturali e multimediali”. “Le librerie sono diventate degli equivalenti delle piazze scomparse, ci spiega a sua volta Vincenzo Conticello, titolare dell’Antica Focacceria Siciliana. “La naturale evoluzione, dunque , è che in piazza ci sia un bar, o magari un posto dove mangiare un piatto di pasta”. Senza, tra l’altro, rischi di tavolino selvaggio. L’accordo prevede anche l’apertura di 25 nuovi ristoranti, oltre a quelli già presenti oggi a Palermo, Milano, Fiumicino, con insegna Antica Focacceria San Francesco. Dove, come già succede a Milano, a loro volta i tavolini potrebbero far spazio alla cultura, con incontri con scrittori e artisti.
Ma facciamo un passo indietro . Nel 2001, l’azienda di Vincenzo Conticello, da ristorante tradizionale dove si possono mangiare i piatti della nonna, come il ragù di tonno e la pasta alla beccafico, diventa una realtà in espansione. Comincia a fare catering di prodotti siciliani, in Italia e anche all’estero. Il progetto si ferma nel 2004, a causa di pesanti intimidazioni mafiose – Conticello è tutt’ora sotto scorta – che finiscono con la denuncia di chi premeva per avere il pizzo. “Proprio dalla nostra decisione di non pagare e di andare direttamente dai carabinieri – prosegue Conticello – è partita l’indagine che, dopo cinque mesi di intercettazione, ha portato in carcere Francesco Spadaro, figlio del boss Tommaso Spadaro”, che sta scontando per questo diciassette anni. “E non è un caso che noi usiamo anche prodotti provenienti da territori confiscati alla mafia”.
LA STORIA PROSEGUE
nel 2009 con l’apertura di un laboratorio a Milano. Poi, nel-l’aprile 2010, l’incontro con Carlo Feltrinelli. “Non avevamo la forza economica per espanderci come necessario, quindi eravamo in cerca di soci interessati a investire, in particolare istituti bancari – continua Conticello – Quando ero sul punto di chiudere un accordo con Banca Intesa arriva la proposta di Carlo Feltrinelli, che per me rappresentava il socio ideale, quello più, diciamo, eticamente compatibile. Così abbiamo iniziato una trattativa per cercare punti di convergenza che ha portato all’accordo del 2011”. Feltrinelli ha acquistato il 49 per cento del gruppo, che ora vede Carlo Feltrinelli presidente, Marco Santini direttore generale, Fabio Conticello vicepresidente, Vincenzo Conticello e Stefano Sardo (direttore generale di Librerie Feltrinelli), consiglieri delegati. Insomma , il libro da solo non basta più? “Non è che il libro in sé non basti – spiega sempre Sardo – ma sta subendo un’evoluzione, soprattutto per la diffusione di nuove modalità di fruizione della lettura, come l’ebook”. Cosa c’entri l’e-book con l’idea di bistrot è presto spiegato. Perché, anche se Sardo si dice convinto che il libro cartaceo non morirà mai, la paura non espressa è che le librerie piano piano si svuotino. E allora, proprio come le chiese, luoghi troppo importanti per sparire, ma vittime di un’emorragia di fedeli, se i volumi escono bisogna riempirle con altro. Eventi, incontri, musica dal vivo. E naturalmente cibo. Una profanazione, un po’ come le bancarelle dei mercanti del tempio? Forse. Però prenotare un tavolo da Feltrinelli può dare la sua soddisfazione. A credenti e non.