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 2011  giugno 23 Giovedì calendario

RIPARTE LA CORSA DEI MAXI BONUS PER I BANCHIERI - LONDRA

L´era della contrizione sembra finita, per i banchieri. Dopo due anni di riduzioni drastiche nei salari e nei bonus, i dirigenti delle più grandi banche occidentali hanno visto salire di nuovo, e considerevolmente, i loro compensi nel 2010. Uno studio commissionato dal Financial Times rivela che lo scorso anno i guadagni dei presidenti o amministratori delegati delle quindici maggiori banche americane ed europee hanno ricevuto un incremento del 36%. Per esempio Lloyd Blankfein, capo esecutivo della Goldman Sachs, è stato pagato 14 milioni di dollari nel 2010, più di quindici volte i suoi guadagni complessivi nel 2009.
Quattordici presidenti o ad su quindici hanno incassato un bonus in contanti o in azioni nel 2010, contro soltanto sei nel 2009. Il ritorno ai premi per i massimi dirigenti non è stato tuttavia accompagnato da un parallelo boom per le banche nel loro complesso. Nelle stesse quindici banche analizzate dal quotidiano della City, infatti, l´anno scorso il fatturato è cresciuto mediamente solo del 2,9% e i profitti si differenziano da un istituto all´altro. La Bank of America ha chiuso il 2010 con un passivo di 2,2 miliardi di dollari, mentre i profitti della Goldman sono calati del 37%. Complessivamente, tra le quindici banche oggetto dello studio del Financial Times, otto hanno riportato profitti annuali più alti nel 2010 rispetto al 2009, mentre sette hanno riportato profitti più bassi.
Le maggiori compensazioni per i banchieri non li hanno però ancora riportati ai guadagni precedenti la crisi 2008-´09: i 14 milioni di dollari incassati da Blankfein nel 2010 sono piccola cosa vicino ai 70 milioni che il presidente della Goldman Sachs aveva portato a casa nel 2007, anno in cui Dick Fuld, il numero uno della Lehman Brothers, poi andata in bancarotta, guadagnò 34 milioni di dollari.
Enrico Franceschini