Maurizio Lupo, La Stampa 21/6/2011, 21 giugno 2011
Cavour ha lasciato alla sua famiglia un’eredità di 40 milioni di lire», pari a 175 milioni e 883 mila euro di oggi
Cavour ha lasciato alla sua famiglia un’eredità di 40 milioni di lire», pari a 175 milioni e 883 mila euro di oggi. È quanto sostiene il «Popolo d’Italia», giornale repubblicano edito a Napoli, voce critica nei confronti della destra liberale di Cavour. Con il dovuto rispetto allo statista, appena deceduto, l’articolo fa intendere che Cavour oltre a fare l’Italia sapeva farsi bene anche gli affari suoi. Nessuno si sogna di dirlo ad alta voce, nemmeno il «Popolo d’Italia». Ma i nemici del Conte, che non gli perdonano la cessione di Nizza e Savoia, lasciano che la fantasia si sbrigli a immaginare arditi giochi di borsa condotti sui mercati da Cavour. C’è chi si chiede se ha mai tratto vantaggio delle notizie riservate sugli accordi politici che hanno modificato il Paese. Sono discorsi pesanti. Venerdì 21 giugno 1861 i periodici vicini a Cavour contestano «queste vili insinuazioni». I più riprendono quanto ha già scritto il giornale «L’Opinione» di Torino. Ricorda che Cavour «introdusse solo molto ordine nell’eredità lasciata dal Padre e con la sua immensa intelligenza migliorò i tenimenti». Al «Popolo d’Italia» viene detto con tono irridente che «forse ha fatto un errore di stampa». Nell’attribuire a Cavour 40 milioni di patrimonio «ha aggiunto uno zero al 4». Secondo «L’Opinione», «il Conte non solo non ha lasciato 4 milioni», pari a oltre 17 milioni e mezzo di euro di oggi, «ma è morto senza avere accresciuto le sostanze sue, che si valutano all’incirca in 2 milioni».