Giovanna Gabrielli, il Fatto di Ieri 19/6/2011, 19 giugno 2011
IL FATTO DI IERI - 19 GIUGNO 1948
Con la sua musica fragile e autunnale, Nick Drake, il songwriter dallo spirito malinconico, era uno così. Uno nato per caso in Birmania , il 19 giugno ’48, vissuto nei silenzi bucolici della sua casa di campagna inglese, nel Warwickshire, poco amante delle atmosfere febbrili. Un solitario, innamorato della natura, della poesia e della chitarra acustica, strumento dei suoi sogni al quale affiderà le note di Five Leaves Left, folgorante album d’esordio in cui voce e accordi viaggeranno in sincrono perfetto e soffuso. Per Drake è l’ingresso nel firmamento del folk britannico, delle performance sofferte davanti al pubblico di pub e teatri, un mondo rumoroso che lo atterrisce. Nick è un cantautore timido, a disagio con le regole del marketing discografico, e i suoi vinili, promossi con fatica, vendono poco. Così,quando il suo secondo album, Bryter Layter, sublime esercizio di folk/pop da camera con ritmi da brivido, passa quasi inosservato, Nick, in perenne conflitto tra ambizione e spleen, entra in depressione. Una mattina la madre lo troverà nel letto, forse suicida o morto di overdose. Il culto tardivo nato da poco attorno a lui e alla sua musica di disarmante bellezza, gli avrebbe fatto piacere.