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 2011  giugno 19 Domenica calendario

SCOPRI CHE COS’È LA REALTA’ AUMENTATA (DUE PEZZI) - E’

nata con il marketing e con la pubblicità. Poi ha conquistato videogiochi e turismo. E ora il business. Almeno questa è la scommessa di giovani aziende come JoinPad. Uscire dai confini dell’entertainment per concentrarsi su retail, maintenance e settori più tradizionali. La realtà aumentata non sta abbandonando l’effetto wow ma guadagna consensi anche altrove.

Merito della tecnologia che è più matura di prima e della diffusione dei dispositivi mobili abilitati a queste potenzialità. Inoltre, gli algoritmi riescono a far a meno di marker ed etichette, riconoscendo gli oggetti semplicemente dalla forma. Tuttavia, gli esperimenti più innovativi li troviamo in ambiti più leggeri. A Los Angeles, all’E3 le esperienze più interessanti sono state quelle che hanno incrociato telecamere e digitale.

Come nel caso di Kinect, il sistema di controllo che usa il corpo per giocare che usa la realtà aumentata per portare oggetti analogici in ambito digitale. Passi in avanti anche per Move di Sony. Mentre la nuovissima Wii U ha molti progetti a cavallo tra virtuale e reale. Sul fronte dell’elettronica di consumo interessante la decisione sempre di Sony di integrare i software di realtà aumentata all’interno dei suoi prodotti. Come anche di Qualcomm che ha rilasciato software di sviluppo Ar per Android.

Sul fronte dello sviluppo cresce il numero di kit gratuiti per iniziare a programmare nuove applicazioni. Un segnale che ora si possono davvero inventare nuovi servizi.

Le apps della realtà aumentata

Brightkite
Social network e realtà aumentata. Si inquadra la città e avrai sul display l’indicazione di dove trovare contatti e amici dei social network. Chiaramente se ne possono trovare di nuovi, di amici si intende. L’apps è gratuita.

Layar
Applicazione per Apple e Android. Incocia Gps, fotocamera e bussola digitale. Sono tra i più bravi. Anche sul fronte dello sviluppo.

Wikitude World Browser
Per tutti gli smartphone. Il browser di realtà aumentatà. Studiato per il turismo. Funziona bene negli Stati Uniti. Meno in Italia. Resta comunque una delle applicazioni più interessante per il turismo "aumentato". (Guarda il video).


I tool di sviluppo gratis

ARToolworks
Società di Seattle, distribuisce un kit di sviluppo anche
in versione open source con licenzaGPLv2, quindi è gratuito. (Guarda il video dei tutorial).

Metaio
Azienda di Monaco ha distribuito un Kit per sviluppare applicazioni su
cellulari. Il software è compatibile con i quattro principali sistemi operativi. (Guarda i video).

Unity
Un software che permette di sviluppare giochi e applicazioni 3D in Realtà Aumentata e virtuale contemporaneamente sia per computer sia per smartphone. L’interessa dell’industria del videogame è e resta altissimo.

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MANUTENZIONE SENZA MANUALI - Fino a quattro anni fa era un effetto speciale, buono per lasciare a bocca aperta i bambini. Far comparire su uno schermo oggetti virtuali, scritte, foto che interagiscono con l’ambiente. Un po’ alla Roger Rabbit, cartoni animati che parlano con attori veri. La realtà aumentata - questo il nome della tecnologia - faticosamente si sta avventurando altrove, da settori a lei congeniali come la pubblicità e il gaming ad applicazioni più mature. «Gli oggetti possono comunicare. Oggi possiamo insegnare per esempio a un cellulare a riconoscere i prodotti, fornire manuali, indicazioni, scritte. Siamo sicuri - spiega Mauro Rubin, ceo di JoinPad - che finalmente la realtà aumentata sia pronta per il business, dalla grande distribuzione al lusso». Oltre a esserne convinti, i tre ragazzi di Joinpad hanno presentato a Las Vegas Augmented Xp, un prodotto in grado di assistere il personale tecnico del settore delle teletrasmissioni (in questo caso il cliente è Screen Service Broadcasting Solution) durante le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria di un sistema. Apparentemente sono un paio di occhiali, collegati a un computer indossabile. Al tecnico basterà osservare la macchina per ricevere sul suo visore le informazioni che riguardano l’hardware. In altre parole, potrà capire se è rotto, quale è il guasto e come ripararlo. Senza bisogno di training o manuali, ma con un investimento che per il cliente si aggira sui 20mila euro. Il risparmio, spiegano, è nell’economia di scala, con un pacchetto si abilitano moltissime persone. In più,in caso di assistenza e manutenzione, non è più necessario prevedere l’utilizzo di personale specializzato. La tecnologia è basata su algoritmi che hanno il compito di riconoscere gli oggetti, quindi un software installato in un device (telefonino, tablet, pc ecc) e collegato a una webcam. Quando l’utente inquadra l’oggetto il software lo riconosce e inserisce informazioni multimediali.

A livello mondiale attualmente ci sono 150 milioni di device che possono supportare la realtà aumentata. Ma il numero è destinato a crescere. Anche perché la tecnologia è più accessibile, accanto a marker fisici (etichette di carta rilevate dal software) esistono programmi di riconoscimento degli oggetti che rappresentano lo stato dell’arte dell’innovazione. Inoltre in rete si trovano pacchetti di sviluppo gratuiti e le informazioni disponibili digitalmente grazie a internet e al satellite consento di poter "aumentare" i dati relativi a un prodotto. Ai ragazzi di JoinPad l’idea di investire in questo settore è nata nel 2009 quando Mauro Rubin, Andrea Gondevi e Alessandro Vannicelli si sono conosciuti. Interessi diversi (uno insegnava paracadutismo, un altro lavorava nel campo della musica) ma stesso background tecnologico. «C’era la rivoluzione in Iran - spiega - Twitter la raccontava meglio dei telegiornali. Ci siamo accorti che satellite e realtà aumentata potevano davvero fornire informazioni trasversali al business». Secondo il ceo di Joinpad, infatti, nei prossimi mesi assisteremo all’ingresso della realtà aumentata anche in settori come il turismo, la manutenzione, la produzione di beni, il commercio o la sanità. Le tecnologie in campo naturalmente sono molteplici, dall’Rfid al codice a barre. Quest’ultima trova applicazioni più immediate nella grande distribuzione e nel supply chain. Mentre l’Rfid dipende molto dal prezzo delle etichette elettroniche.

Ma il dato veramente nuovo su cui l’impresa comincia a riflettere è che un nuvola di informazioni può essere espressa dagli oggetti e visualizzata sui dispositivi elettronici attualmente sul mercato. Sta al business e quindi ai manager capire quali informazione usare e come.


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