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 2011  giugno 19 Domenica calendario

CORRIERE DELLA SERA

PARIGI— Pronta a tutto per il marito in pubblico; «stanca» , «profondamente ferita» e vicina al divorzio in privato. È il settimanale francese Voici a rompere l’immagine monolitica di Anne Sinclair, la moglie milionaria di Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) accusato di stupro a New York. «Dietro alla facciata, l’unione sembra sul punto di scricchiolare» , scrive il giornale citando (ma in modo anonimo) diverse fonti vicine alla coppia. Fin dall’inizio dello scandalo, lo scorso 14 maggio, la Sinclair ha sempre difeso Dsk, mettendo il suo ingente patrimonio a disposizione del marito. «Tuttavia— scrive Voici— diversi segnali lasciano pensare che un dubbio si sia insinuato nel suo cuore» . Tra questi il fatto che la Sinclair non porti più al fede al dito, indossandola solo quando si reca con il marito in tribunale.

LA REPUBBLICA
ANAIS GINORI

La moglie esemplare che niente vede e tutto perdona è «stanca, affranta e confusa». Gli indizi di una crisi nel matrimonio ormai ventennale tra Anne Sinclair e Dominique Strauss-Kahn sono ancora minimi. La giornalista scelta negli anni Ottanta per incarnare la Marianne nazionale, ora umiliata quotidianamente da nuove rivelazioni, indossa la fede solo quando deve accompagnare il marito in tribunale. Avrebbe confessato i primi segnali di cedimento agli amici più cari. Qualche giorno fa ha lasciato Dsk alla sua prigione dorata di Tribeca, seicento metri quadrati pagati grazie alla sua fortuna, per parlare con l´avvocato di famiglia, forse per discutere di un eventuale divorzio.
Ancora niente di ufficiale. Ma sono bastati questi pochi fatti sui settimanali di gossip per rilanciare l´enigma intorno alla donna che difende contro ogni evidenza il marito accusato di tentato stupro e violenza sessuale di una cameriera dell´albergo Sofitel. «Una donna profondamente colpita» scrive Voici smentendo l´immagine di coraggio che ha tentato di dare durante l´ultima audizione davanti ai giudici newyorchesi. «Presto crollerà» aggiunge Closer. L´eventuale separazione avrebbe conseguenze disastrose per l´esponente socialista, fino a due mesi fa candidato favorito per la corsa all´Eliseo. L´ostentata sicurezza di Sinclair («Non credo un solo istante alle accuse» ha detto il giorno dopo l´arresto) è uno dei punti forti della difesa. Ha camminato al suo fianco in aula, sotto agli insulti «Shame on you». È stata citata dagli avvocati per tentare di smentire la "sexual addiction" dell´ex direttore del Fmi. Non ultimo, ha messo a disposizione il patrimonio ereditato dal padre, il collezionista d´arte Paul Rosenberg. Grazie a lei, Dsk ha potuto pagare i 6 milioni di dollari per lasciare la prigione e ingaggiare Ben Brafman e William Taylor, due tra i migliori avvocati americani.
Non è la prima tempesta che Anne Sinclair deve affrontare al fianco del marito. L´aveva già sostenuto nel 1999 durante alcuni scandali finanziari che lo costrinsero alle dimissioni dal governo. Ma la vera prova generale fu nel 2006 quando Dsk fu accusato di una relazione con un´economista ungherese del Fmi, poi ammessa. «Ci amiamo come il primo giorno» disse allora l´ex vedette della tv francese sul suo blog. Il diario online tace dal 23 maggio. Nelle ultime settimane Sinclair ha dovuto sopportare articoli impietosi sui comportamenti del marito, soprannominato "Le Perv" dai tabloid americani.
Forte e inflessibile. Un carattere tenace che le ha permesso di mettere in difficoltà gli uomini più potenti quando faceva le sue famose interviste televisive. «È una donna che resiste» ha commentato l´ex marito Ivan Levai. «I francesi la vedono come un´eroina contemporanea» ha scritto le Figaro, dedicando la copertina del suo settimanale al «Mistero Anne Sinclair». Secondo il giornale la moglie di Dsk si sacrificherà fino alla fine: «Sarà perfetta. Sborserà le somme necessarie per salvarlo e se ne andrà». Qualche femminista ha protestato per la beatificazione mediatica di questa moglie dall´amore assolutorio. Ma forse Anne Sinclair ha deciso che la santità può attendere.